Il presidente del Movimento 5 Stelle ha ribadito la sua posizione in merito all’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina.
100 giorni di conflitto, 100 giorni di brutalità e di sangue. Questo il bilancio della guerra in Ucraina, avviata dalla Russia 100 giorni fa. Vladimir Putin non sembra intenzionato a indietreggiare, e Volodymyr Zelensky vuole sempre più armi dall’Europa per fronteggiare l’avversario più forte e numeroso. Anche il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha parlato della situazione causata dalla guerra tra Russia e Ucraina. Il presidente pentastellato ha anche parlato del ruolo del suo partito nel governo e del rapporto dei 5 Stelle con il Partito Democratico.
Le parole del presidente dei 5 Stelle
“Il Movimento 5 Stelle non esce dalla maggioranza”. Questo è quanto dichiarato da Giuseppe Conte, nel mezzo di un punto stampa tenutosi a Viterbo, sulla situazione del suo partito in Parlamento. “Il M5S è nella maggioranza, come partito di maggioranza relativa, per dare un contributo e offrire soluzioni condivisibili che migliorino non solo la situazione del conflitto, ma anche quella dei cittadini italiani”.
Sulla questione della guerra in Ucraina, Conte ha dichiarato: “conoscete la nostra posizione: massima condanna della Russia, favorevoli anche alle sanzioni, massimo appoggio all’Ucraina ma questo è il momento di operare una sterzata. Il governo italiano adesso si deve impegnare per gli sforzi diplomatici in modo assolutamente totale, convinto e integrale. E deve farlo anche nell’Unione europea e nella comunità internazionale. Non siamo favorevoli all’invio di ulteriori armi”. Queste le parole di Conte.
Il presidente pentastellato ha anche parlato del rapporto tra 5 Stelle e Pd. “In tantissime città siamo insieme, come qui a Viterbo. Abbiamo un progetto politico che abbiamo condiviso, nato dai contenuti e dai programmi. A quel punto non abbiamo nessuna difficoltà ad andare insieme e ad appoggiare anche un candidato sindaco, se del Pd. L’importante – che sia Pd, del M5S o espressione della società civile – è che ci sia un programma alla base, un serio progetto politico, concreto, utile per i viterbesi, e che ci sia un interprete che riteniamo adeguato”.