Nell’aeroporto di Brindisi non ci saranno più vedette a controllare gli aerei ma telecamere e monitor.
L’innovazione degli aeroporti fa scalo a Brindisi. Nell’aeroporto del capoluogo pugliese già da quest’estate si potranno notare le innovazioni apportate. Si tratta della torre di controllo, la prima da remoto. A controllare l’atterraggio e il decollo degli aerei quindi non saranno più persone dal vivo ma ci saranno monitor e telecamere ad assicurare un maggiore controllo.
La sala di controllo da remoto è attrezzatissima è atta ad un controllo ancora più capillare. E’ il progetto di Enav che ha voluto installare la prima torre di controllo remota (Remote digital tower) presso l’aeroporto di Brindisi. Ad inaugurarla anche il ministro per le infrastrutture, Enrico Giovannini, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente di Enac, Pierluigi De Palma. Questo è solo il punto di partenza, Enav intende controllare da remoto la metà dei 45 aeroporti italiani.
Il controllo da remoto permette una maggiore precisione
La sala è collocata all’interno dello scalo, e grazie ai sistemi hardware e software all’avanguardia, coloro che controllano il traffico aereo sono in grado di gestire tutto da remoto. Dal decollo all’atterraggio tutto dal Remote tower module (Rtm). Questa torre può essere posizionato anche a molti chilometri di distanza dall’aeroporto.
In questa torre i controllori hanno una visuale migliore rispetto alla torre convenzionale e inoltre hanno a supporto una serie di strumenti tecnologici e innovativi per gestire meglio il traffico aereo. In questo modo si aumenta la sicurezza e l’efficienza operativa dell’aeroporto. La visuale è di 360° del panorama garantita da 18 telecamere su 13 monitor HD. La tecnologia permette anche di integrare queste immagini con altri dati per tracciare oggetti e mezzi in movimento, grazie a sistemi basati su intelligenza artificiale e machine learning. La precisione e l’accuratezza di questi strumenti è di gran lunga superiore a quella garantita dall’occhio umano.