Ecco di cosa si è parlato oggi, nel corso dell’incontro tra governo e sindacati. Al centro, sostenere i costi dei rincari e aumento stipendi.
Sostenere il costo dei rincari e dell’inflazione e aumentare gli stipendi a milioni di lavoratori sottopagati, come ha sottolineato l’Inps. Questa almeno la teoria, e fino a qui tutto bene. I leader sindacali, usciti dall’incontro, tutto sono sembrati tranne che soddisfatti. Il commento del segretario della Cgil Maurizio Landini: “Numeri non ci sono stati fatti. Ci si è fermati a temi come la difesa del potere d’acquisto, la precarietà, il salario minimo”. E poi: “Al momento non abbiamo risposte. Ad oggi, risultati non ce ne sono. Abbiamo ribadito che dobbiamo agire e non possiamo aspettare la legge di bilancio”. In sostanza “C’è una novità sul piano del metodo, non su quello dei contenuti”.
Secondo quanto hanno riflettuto i partecipanti alla riunione, il governo ha proposto ai sindacati di aprire dei tavoli su alcuni temi: cuneo fiscale, lotta alla precarietà del lavoro e salario minimo, partendo dalla proposta del ministro Orlando. C’è anche una data che circola – che è quella del 23 luglio – in cui dovrebbero partire questi incontri specifici, dedicati ai temi.
Landini ha continuato: “Quando si dice ‘ridurre il cuneo fiscale’, poi deve andare tutto ai lavoratori. Aspettiamo risposte su questi temi. Draghi ha riconosciuto che c’è un problema”. Sul salario minimo, “Abbiamo condiviso l’approccio del ministro del Lavoro – che consiste nell’individuazione nel minimo con i contratti di riferimento settore per settore – al contempo serve una legge per cancellare i contratti pirata”. Infine, sugli extraprofitti: “Le risorse oggi possono esser prese tassandoli al 100% – ha aggiunto – Inaccettabile il livello di precarietà che c’è nel lavoro”.