L’Italia per svincolarsi dalla sua dipendenza da Mosca si sta legando a doppio filo con Algeri. Ma non è una via priva di rischi.
Il governo Draghi sta lavorando da mesi per ridurre – fino ad azzerare – la sua dipendenza dal gas russo. In poco tempo è riuscita a stringere accordi che le permettessero di prendere sempre meno gas da Mosca. A giocare il ruolo di principale fornitore ora è l’Algeria. Ieri con il nuovo accordo ha aumentato la fornitura di gas da importare dal paese nordafricano. Ma questo gas che arriverà in Sicilia era in realtà diretto alla Spagna.
Infatti, il gas che ora Algeri farà arrivare sulle coste italiane era in origine destinato a Madrid ma il paese nordafricano ha deciso di dirottare le sue forniture altrove perché è ai ferri corti con la Spagna. Il motivo è che la Spagna ha preso le parti del Marocco nella disputa con l’Algeria sul Sahara occidentale. L’Algeria ha usato così l’energia come arma, così come fa la Russia e in futuro potrebbe accadere anche a noi. Questa disputa tra il paese nordafricano e la Spagna potrebbe costarci problemi diplomatici con il paese iberico.
Gli accordi tra Italia e Algeria
Inoltre, l’Algeria è un fedele alleato della Russia cosa che potrebbe portare a serie conseguenze se il conflitto dovesse espandersi. Ci siamo staccati da Mosca per legarci ad una situazione pressoché simile. L’Italia acquista sempre più gas da Algeri tanto da arrivare a 9 bcm extra di gas attraverso il Transmed. Ma gli analisti iniziano ad avere qualche dubbio su queste grandi quantità.
Nel vertice tra Roma e Algeri ci sono stati anche altri punti importati e tra questi cooperazione sulle rinnovabili. Sono 15 gli accordi di intesa tra Italia e Algeria soprattutto relativi a energie rinnovabili, infrastrutture, lotta alla corruzione, ma anche microimprese, startup, settore farmaceutico e promozione degli investimenti, sviluppo sociale.