Il Movimento 5 stelle, Forza Italia e Lega non si sono presentati al voto di fiducia al premier.
Il voto di ieri pomeriggio alla fiducia al presidente del Consiglio in Senato si è concluso con 95 voti favorevoli e 38 contrari. All’appello però si sono astenuti il centrodestra che sosteneva la maggioranza, ovvero Lega e Forza Italia e il M5s. Il governo Draghi è stato affossato. La maggioranza di unità nazionale non c’è più. Nel suo discorso il premier aveva chiesto ai senatori se fossero pronti a ricostruire quel patto di fiducia che si era perso. La risposta è arrivata con l’astensione dei tre partiti.
Oggi il premier salirà al Quirinale dal presidente della Repubblica Mattarella e dichiarerà finito il governo di unità nazionale. I partiti che sostenevano Draghi sono delusi e amareggiati come Letta, segretario del Pd che ha dichiarato: “Il Parlamento decide di mettersi contro l’Italia”. Mentre per il leader di Azione Calenda non è una coincidenza che il governo più atlantista e europeista dell’Italia sia stato mandato a casa da filoputiniani come Conte, Salvini e Belusconi.
Finisce il governo Draghi
Il leader della Lega cerca di addossare le colpe della caduta del governo Draghi ai 5 stelle e al Pd. Ma la verità è che se forse ci poteva essere uno spiraglio per i 5 stelle, il centrodestra ha provveduto a prevenirlo. Il centrodestra aveva posto il suo veto ad un nuovo governo con i 5 stelle continuando a sostenere Draghi. Ma ieri dopo la discussione, il premier ha chiesto all’Aula di votare la risoluzione firmata dal senatore Pierferdinando Casini che dichiarava semplicemente di porre la fiducia a quello che aveva detto nel suo discorso, senza veti.
Questa decisione non è andata giù al centrodestra come il fatto che il premier nel suo discorso non abbia fatto cenno alle battaglie care alla Lega come flat tax e pace fiscale. I partiti hanno pensato alle proprie battaglie e hanno deciso di concludere questa esperienza di governo di unità nazionale mettendo a serio rischio il paese in un momento complicato insieme a tutte le riforme necessarie. Pd, Italia Viva, +Europa, Azione gridano alla vergogna di quello che ieri ha fatto il Parlamento.