Rogov, funzionario filorusso, annuncia che il referendum si terrà a settembre, e minaccia di abolire Google in Ucraina.
Ad oggi siamo al 152esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina. L’Ucraina, dopo l’avanzata delle truppe russe nel Donbass a seguito dell’accordo sul grano, accusa la Russia di aver lanciato quattro missili sul porto di Odessa. Nella polemica interviene anche il funzionario filorusso Rogov.
Mosca si è giustificata rispondendo all’accusa: “Colpiti obiettivi militari. Manterremo accordi”. Secondo il presidente ucraino Zelensky, “Mosca trova sempre il modo di non attuare accordi”. Si ipotizza l’istituzione di un referendum sull’adesione della Russia a Zaporizhzhia e Kherson.
Molto probabilmente, secondo quanto riferito dai media locali, il referendum si terrà in settembre. A parlarne è stato Vladimir Rogov, uno dei funzionari dell’amministrazione filo-russa di Zaporizhzia. Le parole di Rogov all’agenzia Ria Novosti: “Il referendum si terrà nella prima metà di settembre. Non voglio ancora precisare la data. Si stanno formando le commissioni elettorali“. Poi ha aggiunto che il voto si terrà “in contemporanea”.
Il rallentamento di Google e la minaccia di abolirlo
Durante la guerra Mosca-Kiev in corso, il membro del consiglio principale dell’amministrazione della regione di Zaporizhzhia, ha dichiarato che Google è stato rallentato nella regione ucraina di Zaporizhzhia. Poi ha minacciato dicendo che Google sarà abolito se continuerà a diffondere “disinformazione” e “disumanizzare” i russi.
Vladimir Rogov ha affermato che YouTube, Twitter, Facebook e Instagram sono stati precedentemente bloccati nella regione russa di Zaporizhzhia. Ha accusato la “disinformazione” e la persecuzione delle persone per motivi politici per aver vietato YouTube, Facebook, Twitter e Instagram nella regione.
In precedenza, Google era bloccato a Donetsk e nella Repubblica popolare di Luhansk. Denis Pushilin, il capo della DPR, ha affermato che Google è stato bloccato nella regione e ha accusato il motore di ricerca di promuovere il terrorismo e la violenza contro i russi e la popolazione della regione del Donbass, come da RIA Novosti .