Paura a Zaporizhzhia dove si è sfiorato il rischio nucleare.
Kiev e Mosca si scambiano accuse a vicenda sulla responsabilità del rischio nucleare. Il problema è il grande complesso per la produzione d’energia nucleare con i sei reattori più potenti d’Europa. Il sito è stato occupato dalle forze russe agli inizi di marzo. Da allora aleggia lo spettro del disastro nucleare che potrebbe essere cento volte più grave di quello di Chernobyl. Proprio in questi giorni il segretario generale dell’Onu Guterres ha commemorato in Giappone l’attacco a Hiroshima.
“Qualsiasi attacco a una centrale nucleare è una cosa suicida” ha dichiarato Antonio Guterres riferendosi al disastro incombente che potrebbe esplodere da un momento all’altro. Secondo i russi l’attacco contro la città di Zaporizhzhia sarebbe stato sferrato dall’esercito ucraino. Mentre l’autorità nucleare ucraina Enerhoatom accusa i russi di aver colpito il sito nucleare.
Pericolo di un disastro cento volte peggio di Chernobyl
Un ping pong di accuse reciproche tanto che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha chiesto ai suoi esperti di verificare la situazione sul campo. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) deve poter accedere alla centrale. “Sosteniamo pienamente l’Aiea in tutti i suoi sforzi relativi alla creazione delle condizioni di stabilizzazione dell’impianto”, ha chiesto il segretario generale dell’Onu.
Che sia stata Mosca o Kiev, la situazione è grave. E’ stato colpito un impianto di stoccaggio per il combustibile nucleare usato e i sensori per la misurazione delle radiazioni sono stati danneggiati. Enerhoatom ha anche riferito che centinaia di membri dell’equipaggio russo si sono nascosti nei bunker poco prima dell’esplosione.
Da circa una settimana Kiev accusa i russi di aver piazzato artiglieri e lanciamissili vicino alla centrale dove gli ucraini non sarebbero potuti arrivare a meno di non scatenare un incidente nucleare. Molte bombe però hanno interrotto le linee elettriche vicino ai reattori e questo avrebbe provocato danni. Da ciò che emerge uno dei reattori ha smesso di funzionare. Dall’Ucraina accusano il Cremlino e anche dall’Ue. Come ha dichiarato Borrell: “Si violano in modo irresponsabile le regole di sicurezza nucleari. Un altro esempio di come la Russia non rispetti gli accordi internazionali”.