I sindaci contro il bollettino meteo che non ha previsto la tragedia di mercoledì.
L’alluvione nelle Marche ha provocato 10 morti e 3 dispersi e danni a strade e case. Il temporale si è battuto sulla regione in maniera inaspettata perché il bollettino parlava solo di allerta gialla. Secondo i sindaci c’era l’allerta solo per vento e piogge e non per conseguenze idrauliche. Per questo ora denunciano che nessuno li aveva avvisati dei reali rischi.
Il bollettino inoltre non coinvolgeva la zona 4, quella proprio di Senigallia e Ostra ovvero i comuni più colpiti dalla tragedia. Secondo i parametri europei della Protezione civile per le conseguenze idrauliche e idrogeologiche era sufficiente un’allerta verde. “Non c’era alcuna allerta meteo, se non per il vento e quindi non avevamo contezza di questo tipo di pericolo” ha spiegato il sindaco di Senigallia.
Catastrofe difficile da prevedere: la mancata allerta che ha provocato il disastro
“Quando abbiamo sputo che c’erano delle forti piogge nell’entroterra abbiamo emesso un’allerta alle 20.45 dicendo ai cittadini di non muoversi da casa e di salire ai piani superiori” ha continuato il primo cittadino di una delle aree più coinvolte nell’alluvione. Nessun allarme quindi che potesse far presagire un disastro del genere nel giro di poco tempo. “Tutto è successo in un attimo e senza un’allerta particolare” dice il sindaco di Cantiano. “In mezz’ora è successa una cosa inimmaginabile”.
La Protezione civile spiega che “ha fatto più acqua del previsto” e che il problema sono i fenomeni estremi ed “era obiettivamente difficile prevedere tutto questo”. Anche il meteorologo del centro funzionale di Ancona, Lazzeri ha spiegato che è accaduto il contrario di quanto previsto e purtroppo i modelli non sono perfetti. A questo si aggiunge il cambiamento climatico che “rende molto difficile stabilire con precisione l’entità di eventi atmosferici catastrofici.”