Il primo incontro della premier Meloni con i sindacati si è incentrato sul lavoro e sui costi ma anche sul rischio per le pensioni.
Giorgia Meloni chiede una collaborazione senza preconcetti ai segretari dei sindacati. La priorità del governo è il lavoro ma lancia l’allarme sulle pensioni. La premier promette un approccio leale e chiede lo stesso in cambio lasciando da parte i preconcetti. Non nasconde che la situazione è complessa ed è molto difficile, come si nota dalle prospettive future sulle pensioni che rischiano di essere inesistenti.
Per quanto riguarda le risorse del Pnrr “va velocizzata la spesa” e aumentare i fondi destinate alle infrastrutture energetiche in tema di sicurezza energetica. Inoltre, va riscritta la norma sugli extraprofitti va riscritta e vanno fatte scelte di politica industriale. “L’Italia è in una posizione strategica e ho approfondito il rapporto con i Paesi del Mediterraneo. Possiamo essere centrali nella produzione e nella distribuzione dell’energia. Siamo avvantaggiati sulle rinnovabili. La strategia deve essere la diversificazione” ha detto Meloni.
Incontro positivo e tanti temi aperti
I leader dei sindacati hanno commentato positivamente l’incontro con la presidente ma Landini (cgil) e Bombardieri (Uil) restano più cauti aspettando risposte concrete ai dossier. Per quanto riguarda le pensioni non ci saranno interventi in questa legge di bilancio ma i sindacati attendono un incontro quanto prima.
Un grande problema è quello del costo del lavoro. Un tema evidenziato anche dalla stessa Meloni descrivendo la tassazione del lavoro come un “grande freno” con i tassi di interesse che continuano a salire. Per quanto riguarda il fisco, la posizione dei sindacati, soprattutto di Landini è netta: no alla flat tax ma sì ad una riforma del fisco seria che combatta realmente l’evasione.
Sul tavolo tanti temi di discussione aperti e inizio di un dialogo che si prospetta proficuo tra il nuovo governo e le parti sociali.