Zelensky ha affermato che l’Ucraina a bisogno di costruirsi una buona difesa. “La pace non basta”, dichiara.
A più di un anno dall’invasione in Ucraina, continuano le tensioni sul campo di battaglia ma anche fra i due leader. L’obiettivo principale sarebbe giungere ad un accordo di pace, come ha dichiarato lo stesso presidente Zelensky nei giorni scorsi, ma che ora afferma che “la pace non basta”. Intanto volano accuse sull’Occidente da parte di Putin.
“L’Ucraina deve difendersi”
La pace non basta? Cosa vuol dire? Per il presidente Zelensky, la possibilità di un attacco da parte della Russia è sempre in agguato. E con questa consapevolezza l’obiettivo è di rendere l’Ucraina un paese sempre più forte, capace di difendersi da qualsiasi attacco anche in futuro.
Secondo Zelensky, il Paese lo scorso anno ha respinto la richiesta (inesistente) di ‘denazificazione’, e quello di demilitarizzazione, preteso da Mosca: “Spiegammo che il nostro esercito deve essere in linea con quello che abbiamo, per poter difendere il nostro Stato”, infatti, “se anche firmassimo il più stringente degli accordi, pensiamo che in un paio d’anno la Russia potrebbe riprovarci”.
Putin, “Nato complice”
Durante un’intervista a Rossiya-1, il presidente Putin ha attaccato l’Occidente accusandolo di voler smantellare l?Urss e la Federazione Russa. “Cerca di dividere la Russia in piccole parti separatamente, per metterla sotto il suo controllo”, ha dichiarato.
Poi afferma di opporsi “alla costruzione di un nuovo mondo che tiene conto solo degli interessi degli Stati Uniti d’America”, aggiungendo che Mosca non si oppone mai a cambiamenti di questo tipo, anche all’Onu, e pensa a come riformarlo. Ma un’altra cosa, secondo Putin, è un mondo sottoposto “ai soli interessi americani”.
Poi Putin sposta l’attenzione sulla Nato, accusandola di partecipare alla guerra continuando ad inviare armi all’Ucraina. “Loro inviano decine di miliardi di dollari di armamenti all’Ucraina. Questa è di fatto una partecipazione al conflitto”, dice, affermando: “I Paesi della Nato, seppur indirettamente, sono complici dei crimini del regime di Kiev, che, tra l’altro, sta bombardando aree residenziali della Novorossia e di Donetsk”.