L’avvocato Calogero Montante è stato chiamato a difendere Messina Denaro sulle stragi di Capaci e via D’Amelio.
La Squadra Mobile di Agrigento sta indagando sulla telefonata ricevuta sul telefono dell’avvocato Calogero Montante, collegata con l’utenza dello studio legale di Canicattì. Nominato mercoledì scorso come legale difensore di Matteo Messina Denaro per il processo delle stragi di Capaci e via D’Amelio, Montante ha subito sottolineato l’inopportunità di svolgere questa attività difensiva.
Il legale d’ufficio
A difenderlo ci sarebbe dovuta essere Lorenza Guttadauro, avvocato e nipote di Messina Denaro che, essendo la figlia della recentemente arrestata sorella Rosetta, ha dovuto rinunciare all’arringa difensiva nel processo sulle stragi di Borsellino e Falcone. Al suo posto, quindi, è stato nominato un avvocato d’ufficio: Calogero Montante di Canicattì.
Essendo stato però vice procuratore onorario presso la Procura di Palermo, e avendo difeso in passato Vincenzo Scarantino nel procedimento penale ‘Borsellino quater’, Calogero Montante ha definito “inopportuna” l’attività difensiva contro il boss di Cosa Nostra.
La chiamata intercettata
Alle ore 14.02 di sabato 11 marzo, Calogero riceve una chiamata anonima sul suo cellulare. L’interlocutore gli chiede più volte: “Perché non hai difeso Matteo?”. Il legale ha chiesto più volte con chi stesse parlando, ricevendo come risposta: “Nun ti preoccupari”.
Il telefono di Calogero, un’utenza collegata con quella dello studio legale di Canicattì, è stata intercettata e monitorata. Poi la Squadra Mobile di Agrigento è andata avanti con le indagini, dopo che l’avvocato ha presentato una denuncia a carico di ignoti. Verranno acquisiti i tabulati telefonici della compagnia Wind Tre e verranno analizzati concentrandosi sulla fascia oraria in cui è stata fatta la telefonata.