L’Unione Nazionale Consumatori ha pubblicato le classifiche degli aumenti più significativi nel mese di maggio 2023: il più toccato è il settore del turismo.
Sole, mare, gelati, viaggi: l’estate è alle porte e la mente inizia già a fantasticare. Ma un allarme dell’Unione Nazionale Consumatori ci riporta coi piedi per terra. Secondo la loro analisi sui dati Istat, riportata da Today Economia, le vacanze del 2023 potrebbero pesare davvero molto sulle tasche degli italiani, a causa di numerosi rincari su diversi prodotti. Vediamoli di seguito.
I rincari da aprile a maggio 2023
Aumenti davvero dolorosi quelli che si registrano su base mensile, tra aprile e maggio 2023, e proprio nel settore più importante per i mesi estivi, quello turistico.
Piscine, palestre, stabilimenti balneari e discoteche segnano un rincaro del 9,8%, seguiti dal noleggio di mezzi di trasporto e dall’affitto di posti auto che vedono un aumento del 6,2%. Alberghi e strutture ricettive costano il 5,8% in più rispetto al mese scorso e, con pochi decimi di percentuale di differenza, aumenta anche la narrativa.
Prezzi in impennata nel settore vacanze
Il tasso di crescita mensile del prezzo dei prodotti è parecchio preoccupante, specialmente di quelli legati al turismo. Concentriamoci dunque su questo specifico settore per vedere questa volta i rincari annui.
Rispetto a maggio 2022, ad aumentare più di tutti è il costo dei voli aerei: si parla di un +43,2% per i voli interni e di +36,6% sui voli internazionali. Le strutture ricettive e gli alberghi in 12 anni sono rincarati del 15,2%, mentre i villaggi vacanze e i campeggi dell’8,2%. Ne consegue quindi che anche i pacchetti vacanza relativi all’Italia costino di più, per la precisione il 19,2% in più.
Anche il divertimento viene toccato, con i parchi tematici e le manifestazioni sportive che segnano +10,8%, e ristoranti, locali vari, discoteche e piscine che sono aumentati di 5 punti percentuali circa.
Anche i prodotti alimentari aumentano
Cosa manca alla lista? Il cibo, ma anche quello ha subìto rincari. Il dato più eclatante è quello del dolce estivo per eccellenza, i gelati, aumentati rispetto al maggio 2022 addirittura del 22%.
Preoccupante anche il rialzo dei prezzi di frutta fresca, essenziale durante i caldi mesi estivi, che è del 4,9% rispetto ad aprile 2023, e degli alimenti per bambini, che, sempre su base mensile, costano già il 3,3% in più.
Il commento dell’Unione Nazionale Consumatori
Dati preoccupanti per gli italiani, che arrivano da mesi di aumenti, specie sulle bollette. E’ stato il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona a commentare la pubblicazione delle classifiche: “Se il buongiorno si vede dal mattino le vacanze saranno un bel guaio per le tasche degli italiani e si profila il rischio di un’estate infuocata sul fronte dei prezzi”.