Un addio sconvolgente: come l’uscita di scena di Maldini mette a rischio le future acquisizioni del Milan, ecco la situazione.
La metropoli calcistica di Milano è stata colpita come da un terremoto sfonda lato Milan. La notizia dell’addio di Paolo Maldini al Milan, verificatasi soltanto poche ore dopo la conclusione del campionato, ha scatenato un vortice di incertezze. La pianificazione di un mercato dettagliatamente architettato dai dirigenti rossoneri nelle scorse settimane sembra adesso sospesa nel vuoto.
A prescindere dalla probabile arrivo di Kamada, altri accordi importanti sembrano invece aver subito uno stop brusco. Le trattative per Berardi, Arnautovic e Milinkovic-Savic si trovano in una fase di stallo, come riferito dalla testata giornalistica “Repubblica”. Nel frattempo, Brahim Diaz si appresta a fare ritorno al Real Madrid, lasciando una lacuna nella rosa rossonera.
Le ramificazioni dell’addio di Maldini
Nel post-Maldini, il “gruppo di lavoro integrato“, a cui verranno affidate le mansioni dell’ex Direttore Tecnico, si troverà a dover navigare in acque tempestose con un budget limitato di 35 milioni di euro, più eventuali introiti derivanti da cessioni. Questa limitazione è stata comunicata direttamente da Furlani all’ex dirigente.
In mezzo a questa confusione, il Milan sta guardando con particolare attenzione al mercato dei parametri zero. Tra i possibili acquisti figura Marcus Thuram, talentuoso centravanti francese classe ’97 in uscita dal Borussia Monchengladbach. L’attaccante, che quest’anno ha messo a segno 16 reti in 32 partite, rappresenterebbe una risorsa preziosa per l’attacco milanista. Ma per assicurarsi il giocatore, il Milan dovrà superare l’agguerrita concorrenza del PSG, come riportato da “La Gazzetta dello Sport” questa mattina.
