Nella sua carriera, ha condotto varietà come “Canzonissima”, “Domenica in” e persino il Festival di Sanremo.
Il mondo della televisione piange la scomparsa di uno dei suoi volti più celebri. È morto Pippo Baudo, pseudonimo di Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, classe 1936, ricordato per essere uno dei presentatori più iconici di sempre. Tra i suoi riconoscimenti, c’è quello di essere stato il presentatore che ha condotto Sanremo per più volte, per un totale di 13 conduzioni ed è stato direttore artistico di 7 di queste 13 edizioni.
Gli anni ’60 e l’inizio della sua carriera
Pippo Baudo, nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, avvia la propria carriera nel mondo dello spettacolo quando frequentava ancora la facoltà di giurisprudenza. Intraprende questa strada insieme a Concetto Musumeci (detto Tuccio), con la differenza che Baudo inizia come presentatore e spalla e Musumeci come attore.
A partire dagli anni ’60 esordisce come conduttore televisivo per alcune trasmissioni, tra cui Telecruciverba. Sul lancio della carriera di Pippo Baudo come presentatore per la televisione vi è una leggenda metropolitana.
Il 6 febbraio 1966 sarebbe dovuta andare in onda una puntata del telefilm Le avventure di Rin Tin Tin, ma la pellicola non arrivò in tempo per poter essere trasmessa. Al posto della serie, dunque, la Rai decise di mandare in onda il pilota del varietà Settevoci. La puntata venne giudicata intrasmissibilie dai vertici Rai, ma ottenne un enorme successo e decretò così l’ascesa in Tv di Pippo Baudo.
Dopo gli anni ’70, l’epoca d’oro degli anni ’80
Nel 1972 e nel 1973, Pippo Baudo conduce Canzonissima, sostituendosi a Corrado. Pippo Baudo era affiancato, in tale conduzioni, rispettivamente da Loretta Goggi e Mita Medici. Nel 1975 è la volta di Spaccaquindici, programma che è andato a sostituire il famoso Rischiatutto di Mike Bongiorno e, nello stesso anno, conduce il quiz Un colpo di fortuna. Nel 1977 conduce un altro quiz, Chi?, trasmesso all’interno di Domenica in. Infine, nel 1979 conduce Luna Park, varietà in cui è affiancato da Tina Turner.
L’avvento della televisione privata lo porta, nel 1982, a condurre Vota la voce, kermesse musicale in onda su Canale 5. Dal 1983, per due edizioni, conduce inoltre il gioco a premi Un milione al secondo su Rete 4 (che era ancora di proprietà della Mondadori). Torna in Rai nel 1984, dove condurrà tre edizioni di Fantastico, il varietà del sabato sera su Rai 1 .
A metà anni ’80 arriva un grande riconoscimento: Pippo Baudo conduce tre edizioni di Sanremo (1984, 1985 e 1987). La finale dell’edizione del 1987 registrò 17 milioni di telespettatori, un record rimasto ancora oggi imbattuto. In quello stesso anno, firma un contratto di 3 anni con Fininvest e diventa direttore artistico di Canale 5, su cui dirige Festival. il varietà, però non funziona come previsto e così, nel 1988, Pippo Baudo lascia Fininvest per poi rientrare in Rai l’anno dopo grazie a Ciriaco de Mita.

Gli anni ’90 e i primi anni 2000
Nel 1991, tornato a condurre Domenica in, viene nominato direttore artistico di Rai 1. In tale veste, ha ideato (e condotto) uno dei quiz più famosi della televisione italiana, Luna Park (omonimo del varietà che conduceva alla fine degli anni ’70). Il programma ebbe un enorme successo, arrivando a superare come ascolti La ruota della fortuna su Canale 5, condotta da Mike Bongiorno. Altri suoi programmi di successo sono Papaveri e papavere e Mille lire al mese, entrambi condotti insieme a Giancarlo Magalli.
Dal 1992 al 1996 conduce altre cinque edizioni del Festival di Sanremo, e nel 1994 è nominato anche direttore artistico del Festival. Alla fine degli anni ’90, Pippo Baudo esordisce nel teatro in L’uomo che inventò la televisione, insieme a Garinei e Giovannini. Decide anche di ritornare in Mediaset, ma anche questa volta lo show che conduceva su Canale 5, Una volta al mese, risulta un flop.
Nel 2002 e 2003 torna a Sanremo sia come conduttore che come direttore artistico. Con Sabato mattina, ritorna su Rai 1 dal 2005, anche se non supera gli ascolti di Mediaset. Nello stesso anno, ritorna a condurre Domenica in e la condurrà per ben cinque edizioni di seguito. Le sue ultime conduzioni di Sanremo sono nel 2007 e nel 2008, ma quest’ultima edizione fa pochi ascolti. Così come fa pochi ascolti Serata d’onore su Rai 1, venendo superato da C’è posta per te di Maria de Filippi.
Gli ultimi anni di televisione
Conduce, insieme a Bruno Vespa, il programma Centocinquanta, realizzato per i 150 anni dell’unità d’Italia. Nonostante l’enorme successo della prima puntata (24% di share), il resto della trasmissione non funziona, e viene chiusa in anticipo alla quarta puntata. Nel 2012 conduce anche una puntata de Le iene, sostituendo Alessandro Gassman.
Per la prima volta dopo 50 anni in televisione, nella stagione 2015-2016 Pippo Baudo non presenta alcuno show. Si limita ad apparire come ospite in qualche trasmissione, come Ballarò su Rai 3. Tuttavia, nella stagione 2016-2017 conduce nuovamente Domenica in e partecipa, su Rai 2, a I fatti vostri con una propria rubrica.
Risale al 2018 la pubblicazione della sua autobiografia, dal titolo Ecco a voi. Una storia italiana, scritta insieme a Paolo Conti. Nello stesso anno, conduce Sanremo giovani insieme a Fabio Rovazzi. Nel 2019 è celebrato nel programma Buon compleanno…Pippo, in cui vengono festeggiati i suoi 83 anni di età e i 60 anni di carriera.
Nel 2021 è stato giudice ad Amici di Maria De Filippi per il premio TIM. Quell’estate è per tre martedì di seguito su Rai 3, insieme a Antonio di Bella, come commentatore del programma La grande opera all’Arena di Verona. Nell’ottobre di quell’anno è chiamato come ballerino per una notte nella sedicesima edizione di Ballando con le stelle.