Uno studio proveniente dagli Stati Uniti ha chiarito quali occupazioni presentano i maggiori rischi di infortunio e morte.
In un periodo triste per quanto riguarda le morti su lavoro, come dimostra la giornata di neanche un mese fa in cui ce ne sono state cinque in neanche 24 ore, Usa Today ha deciso di fare uno studio per capire quali siano le professioni più pericolose. Il quotidiano statunitense si è basato sui dati dell’U.S. Bureau of Labor Statistics incentrato sugli incidenti avvenuti durante i turni lavorativi. Nei primi quattro mesi del 2023, in Italia sono già morte 264 sul proprio luogo di lavoro. Lo scorso anno, invece, sono stati oltre 690 mila gli infortuni totali.
Le occupazioni più pericolose
Quali sono, quindi, le dieci occupazioni più pericolose secondo i dati del Bureau? Per Usa Today al decimo posto c’è la mansione di operaio agricolo, seguita poi dal minatore, lavoro famoso per i suoi pericoli come fughe di gas, crolli e asfissiamenti. L’ottavo posto, sorprendentemente, va ai camionisti, seguiti poi dagli agricoltori, spesso vittime delle macchine utilizzate per arare i campi o per la mietitura, e dai supervisori delle coltivazioni e della pesca. Il costruttore di tetti si posiziona quinto in classifica: tantissime le morti di cui si sente parlare ogni settimana a causa di cadute nel vuoto. Appena fuori dal podio si trovano infine i boscaioli.
Il terzo posto va ai lavoratori delle fattorie che, oltre al rischio di incidenti legati ai macchinari agricoli, sono a volte feriti o uccisi dal proprio bestiame. Il secondo lavoro più pericoloso al mondo è quello del pilota a causa, principalmente, degli incidenti o malfunzionamenti dei veicoli in volo. L’occupazione con più rischi, però, è quella del potatore. A mettere questa occupazione così in alto in questa speciale classifica sono le cadute ed il pericolo di essere colpiti dai rami.
