Nullo il testamento Berlusconi? La grafologa: "Lui non firmava così"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Nullo il testamento Berlusconi? La grafologa: “Lui non firmava così”

Silvio Berlusconi e Marta Fascina

Patrizia Giachin, esperta di scrittura, ha rivelato anomalie nel testo redatto da Silvio Berlusconi in merito alle sue ultime volontà.

Come raccontato negli ultimi giorni, si stanno sollevando diversi dubbi sulla legittimità del testamento di Silvio Berlusconi. Uno di questi era una frase, contenuta nel testo, relativa ad un suo ritorno a casa dall’ospedale San Raffaele, avvenuto prima del secondo ed ultimo ricovero. Altro elemento destabilizzante, inoltre, sarebbe l’assenza del nome dell’ultimogenito Luigi dal documento.

Oggi, però, a diffidare delle veridicità delle ultime volontà del Cavaliere si è unita anche la grafologa Patrizia Giachin, intervistata da Il Giorno, che ha rilevato alcuni elementi discordanti nel testamento. Dettagli sicuramente “imputabili all’età avanzata dell’estensore e allo stato di stress in cui si trovava al momento della scrittura, avendolo scritto poco prima del ricovero in ospedale” ma che comunque fanno riflettere. Ci sono, infatti, “evidenti differenze nella grafia, rispetto alle due precedenti versioni” del documento.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Silvio Berlusconi e Marta Fascina

Alcuni elementi non tornano

Il testamento di Silvio Berlusconi, infatti, è stato redatto ben tre volte dal Cavaliere, dal 2006 in avanti, aggiungendo alcune importanti modifiche. L’ultima versione, quella che ha assegnato 100 milioni al fratello Pietro e a Marta Fascina e 30 a Marcello dell’Utri, sarebbe contraddistinta da alcuni elementi grafici preoccupanti.

Le più evidenti – spiega la grafologa – riguardano le parole “Dalle”, “Berlusconi”, “per”, “quello” e “papà”. Qui, infatti, compaiono segni aggiuntivi e tratti d’avvio che denotano insicurezza non presente nei testamenti precedenti e che meriterebbero esami più approfonditi, secondo l’esperta.

Altra differenza preoccupante, infine, è nella firma: “Nei testi del 2006 e del 2020 – conclude la grafologa – la firma è ampia, molto più grande del resto del testo, con la S e la B molto larghe e marcate, nel documento del 2022 la firma si contrae in una sorta di sigla con solo una S seguita da una B e alcuni segni molto ristretti. La personalità che emerge da questa firma contrasta nettamente con quella che emerge dagli altri due testamenti“.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 10 Luglio 2023 11:44

Sallusti difende Filippo Facci: “Il PD non dice niente su Saviano e Fedez”

nl pixel