Si intensificano le voci delle volontà della famiglia del Cavaliere di modificare le ultime volontà del creatore di Mediaset.
Le indiscrezioni sulla volontà dei figli di Silvio Berlusconi di impugnare il testamento del padre continuano senza sosta. Questa procedura, però, potrebbe richedere anni ed anni di pesante lavoro per gli avvocati della famiglia del Cavaliere e, perciò, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi avrebbero deciso di accordarsi fra di loro, lontano dalle cause legali e dalle fotografie dei paparazzi.
Tecnicamente, l’impugnazione delle ultime volontà presenti nel testo del creatore di Mediaset sarebbe molto complessa: va ristabilito il suo completo patrimonio. Non basterebbe, quindi verificare quanto lasciato al momento della sua scomparsa ma bisognerebbe ricostruire le donazioni effettuate durante tutta la sua vita.
Perchè il testamento può essere impugnato?
Che il testamento di Silvio Berlusconi non fosse inattaccabile è stato dimostrato nel giro di poche ore dal momento della sua pubblicazione sui giornali. Tanti gli elementi che possono portare a dubitare della veridicità di quanto si trova scritto c’è innanzitutto la totale mancanza del nome dell’ultimo figlio del Cavaliere all’interno delle ultime volontà. Una scelta che, in realtà, appare più come una reale dimenticanza. Inoltre, ci sono dubbi grossissimi sulla firma e sulla grafia utilizzata dal creatore di Mediaset, come aveva raccontato un esperta qualche giorno fa.
Infine, l’ultimo particolare degno di nota sarebbe una clausola, presente nel testo, che lo stesso Silvio avrebbe infranto, rendendolo potenzialmente privo di valenza legale. “Se non torno dal San Raffaele…”, si legge nel documento. Una frase scritta da Berlusconi antecedentemente al suo primo ricovero in ospedale. Il Cavaliere, dopo aver ricevuto alcune case, era tornato ad Arcore prima di tornare per un’ultima volta nella struttura.
