Giorgia Meloni e Elly Schlein alleate: arriva la "proposta"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Giorgia Meloni e Elly Schlein alleate: arriva la “proposta”

Meloni Schlein

La Premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein “alleate”. La proposta e l’idea del ministro Ciriani.

Il bene dell’Italia prima di tutto. E allora perché non vedere Giorgia Meloni e la segretaria del Pd, Elly Schlein, unite per il Paese? A La Stampa, il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha le idee chiare su come le due leader dovrebbero comportarsi anche nell’ottica del premierato.

Giorgia Meloni e Elly Schlein alleate per l’Italia

Meloni Schlein
Meloni Schlein
Leggi anche
Manovra, l’opinione di Bonomi: “Manca strategia di crescita”

Ciriani, intervistato da La Stampa, ha spiegato quale sia la sua visione sul rapporto tra la Premier Meloni e la leader dell’opposizione Schlein. Le due donne dovrebbero collaborare nell’ottica del premierato per il bene del Paese.

Il ministro ha spiegato che la Schlein “deve misurarsi con la leadership del partito più importante dell’opposizione. Sarebbe bello che due donne, lei e Giorgia Meloni, cambiassero l’Italia insieme. Ma da una parte c’è una donna coraggiosa e determinata, dall’altra ancora non è chiaro. Spero che Schlein non scappi dal confronto”.

E sulla norma anti ribaltone: “È il punto di incontro tra una visione presidenzialista e la tradizione parlamentare nel nostro Paese. Secondo me è perfettibile”.

Le mosse del Governo e gli italiani

Parlando, invece, del pensiero degli italiani e il possibile referendum: “Non ci spaventa. E di per sé non sarebbe un male. Gli italiani devono poter decidere e noi crediamo che siano d’accordo con la nostra proposta”.

Sulla collaborazione tra Governo e opposizioni, Ciriani ha aggiunto: “Penso che sia stato fatto di tutto, comprese delle consultazioni formali. Abbiamo scritto un testo che è il frutto di una mediazione, anche per venire incontro alle richieste degli altri partiti. Praticamente tutti ci hanno chiesto due cose: non toccare i poteri del presidente della Repubblica e non soffocare il Parlamento. E quindi a costo di fare una riforma diversa da quella che avevamo in testa abbiamo presentato un testo ragionevole”.

Apertura anche su possibili modifiche: “È ovvio che il Parlamento potrà intervenire, specie su alcuni punti”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2023 14:27

Manovra, l’opinione di Bonomi: “Manca strategia di crescita”

nl pixel