Spuntano gli altri due ragazzi responsabili della bravata del cavo d’acciaio a Milano: uno di loro è minorenne e risulta ricoverato.
Il tempo scorreva, e i tre responsabili dell’atto non potevano più restare in silenzio. E’ così che un ragazzo di 18 anni ha deciso di costituirsi alla polizia, confessando quanto avvenuto nella notte del 4 gennaio, con il cavo d’acciaio teso in viale Toscana, a Milano. Dopo Alex Baiocco, il 24enne bloccato il giorno stesso del fatto, spunta anche un minorenne che avrebbe confessato tutto ai genitori.
Si costituiscono i responsabili
“Non reggevo più questo peso, ne ho parlato con la mia famiglia e ho deciso di assumermi le mie responsabilità“, confessa alla polizia Michele Di Rosa, di 18 anni, che si è presentato alla questura di Monza con il padre e un avvocato.
Originario di Cologno Monzese e apprendista cuoco, è stato poi trasferito nella caserma dell’Arma di Monza, dove è stato formalmente arrestato per blocco stradale, in attesa dell’udienza di convalida del fermo. Gli inquirenti hanno preso la decisione sostenendo che possa esserci il rischio concreto di reiterazione del reato.
Il terzo complice è minorenne
Spunta anche il volto del terzo complice della banda del cavo d’acciaio, costituita dal 18enne D Rosa e dal 24enne Alex Baiocco: si tratta di un ragazzo di 17 anni che è stato identificato, e che al momento si trova ricoverato in ospedale per problemi psichiatrici.
Il giovane avrebbe confessato ai genitori di essere stato coinvolto nell’atto, i quali hanno subito allertato i carabinieri. Al momento, tuttavia, sembra che nei confronti del 17enne non siano stati presi provvedimenti.
Il caso del cavo d’acciaio in strada
I fatti risalgono alla notte del 4 gennaio, quando ad allertare le forze dell’ordine era stato un residente della zona, il 26enne Nicola Ricciardelli, spaventato da strani rumori che hanno portato alla spaventosa verità. I tre ragazzi avevano teso un cavo d’acciaio tra le corsie della circonvallazione in viale Toscana, tirandolo da un palo al corrimano della pensilina.
Un vero rischio per automobilisti e motociclisti di passaggio, che fortunatamente è stato sventato in tempo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri. Il primo ad essere stato identificato e rintracciato è stato Alex Baiocco, di 24 anni, fermato in flagranza di reato.
Inizialmente accusato di strage, l’accusa è stata poi ridimensionata a blocco stradale, per cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Agli inquirenti, Baiocco avrebbe detto di aver commesso “una bravata” perché “si stavano annoiando”.