Il Parlamento britannico approva la legge del governo Sunak, che prevede la deportazione degli immigrati illegali in Ruanda.
Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, si salva per un soffio. Dopo la bocciatura della Corte Suprema, oggi il governo inglese ottiene il via libera da parte del Parlamento sul Piano Ruanda. Nonostante le numerose critiche, il governo ha dimostrato la sua determinazione a combattere l’immigrazione illegale: il punto centrale della strategia del Regno Unito.
Un voto cruciale per l’immigrazione nel Regno Unito
Il Parlamento di Westminster ha approvato di stretta misura il “Safety of Rwanda Bill”, meglio noto come il “Piano Ruanda”, la legge voluta dal governo conservatore di Rishi Sunak, che prevede la deportazione degli immigrati illegali che sbarcano sulle coste inglesi in Ruanda.
Dopo ore di dibattito, la votazione alla Camera dei Comuni si è conclusa con 320 voti a favore e 276 contrari. Solo 11 deputati, tra cui l’ex ministra degli Interni Suella Braverman e l’ex sottosegretario all’Immigrazione Robert Jenrick, hanno osato votare contro la legge.
Il “Piano Ruanda” del governo Sunak
Rishi Sunak aveva promesso di fermare gli sbarchi di migranti sulle coste britanniche con un piano ormai definito. Il piano del governo era infatti quello di rimandare i migranti illegali in Ruanda, senza la possibilità di presentare richiesta d’asilo nel Regno Unito.
Il provvedimento si inserisce nel più ampio quadro della nuova legge sull’immigrazione del Regno Unito, considerata tra le più restrittive di sempre. L’idea, inizialmente, non ha trovato l’approvazione dei giudici: è stata difatti bocciata a maggioranza dei giudici d’appello, fino alla decisione affidata alla Corte Suprema che aveva definito il piano di Sunak “illegale”.
Oggi, finalmente, il governo britannico può esultare dopo un primo grande passo in merito alla gestione dell’immigrazione illegale in Gran Bretagna. Tuttavia, adesso il disegno di legge passerà alla Camera dei Lord, dove dovrà affrontare una dura opposizione.