Terrificante morte in Hotel: sequestrato l'albergo, il motivo nell'autopsia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Terrificante morte in Hotel: sequestrato l’albergo, il motivo nell’autopsia

cadavere in obitorio

Il caso di Gianni Di Zazzo, il cuoco trovato morto nell’hotel ‘Le Mainarde’ a Vallerotonda. Novità sull’autopsia.

Il piccolo comune di Vallerotonda si è trasformato in una scena da giallo dopo la tragica scoperta di Gianni Di Zazzo, 57 anni, trovato senza vita all’interno dell’hotel-ristorante “Le Mainarde”, attualmente in fase di ristrutturazione. L’uomo, nativo di San Biagio Saracinisco, era ben conosciuto nella zona per il suo lavoro di cuoco nell’hotel. Curiosamente, Di Zazzo viveva anche nella struttura per prevenire eventuali intrusioni malintenzionate. La morte, caratterizzata da una profonda ferita alla testa, ha suscitato immediatamente interrogativi sulla sua natura.

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a chi spetta e cosa c'è da sapere

I Carabinieri della sezione operativa di Cassino e del reparto operativo di Frosinone sono intervenuti prontamente, ascoltando tre persone chiave: una coppia che ha fatto la scoperta e un parente di Di Zazzo residente a San Biagio Saracinisco. Queste testimonianze potrebbero fornire indizi cruciali sulle ultime ore di vita dell’uomo.

cadavere in obitorio
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Ipotesi e scenari: la cautela degli inquirenti

Il sostituto procuratore Andrea Corvino, a capo delle indagini, ha ordinato un’autopsia per chiarire le cause della morte. Emergono domande significative: le ferite sono frutto di una caduta accidentale o di un’aggressione? L’uomo ha avuto un malore improvviso? Gli investigatori rimangono prudenti, evitando congetture premature, ma è evidente che qualcosa di insolito è stato rilevato sulla scena del crimine.

Ulteriori rilievi e analisi forensi in corso

Gli esami non si fermano alla sola autopsia. Sono previsti nuovi rilievi nell’hotel, con particolare attenzione alle tracce di sangue e altri indizi biologici. Un aspetto rilevante riguarda una porta della struttura trovata aperta: è stato un tentativo di effrazione? Anche il cellulare di Di Zazzo è sotto esame, nella speranza di ricostruire le sue ultime interazioni.

Dalle informazioni raccolte, Di Zazzo emerge come un individuo pacato, senza storia di conflitti con amici o familiari. La sua immagine di “Giannetta”, come era affettuosamente conosciuto, pone un velo di mistero ancora più fitto sulla sua inaspettata e tragica fine.

In questo intricato puzzle, ogni dettaglio potrebbe essere la chiave per svelare il mistero che avvolge la morte di Gianni Di Zazzo. Le indagini proseguono, tra ipotesi e attente analisi, in attesa di risposte che possano fare luce su questo caso che ha scosso la comunità di Vallerotonda.

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ultimo aggiornamento: 29 Gennaio 2024 11:28

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