Svolta importante per quanto riguarda il Long Covid. Uno studio ha portato alla luce la proteina da cui scaturirebbe l’infiammazione.
Una importante scoperta è stata fatta per quanto riguarda il Long Covid. In particolare, uno studio dell’Università di Cambridge ha fatto luce sui sintomi chiave della malattia conseguente al contagio da SARS-CoV-2, ossia l’affaticamento. Sarebbe diventata nota la proteina che, di fatto, scatena l’infiammazione.
Long Covid, scoperta la proteina che scatena l’affaticamento
Il Long Covid, come noto, è stato definito come una sindrome clinica che interessa una buona parte dei contagiati dal virus SARS-CoV-2, ovvero appunto quello del Covid. Tale situazione comporta che, dopo più di 4 settimane dall’infezione acuta, ci sia ancora la persistenza o l’insorgenza di segni e sintomi legati ad essa.
In tal senso, la scoperta fatta dai ricercatori dell’Università di Cambridge, potrebbe essere molto importante per la ricerca di cure a tale fine.
Gli esperti hanno identificato una proteina, l’interferone gamma (IFN-gamma), che potrebbe causare, e quindi essere anche un potenziale biomarcatore, proprio del sintomo dell’affaticamento. Tali studi sono stati pubblicati su Science Advances e metterebbero in luce un meccanismo immunologico alla base della malattia.
Le parole di Pregliasco
La conferma dell’importanza di tale ricerca è arrivata anche da Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi di Milano. A La Stampa, il medico ha sottolineato: “Che questo studio confermi che siamo ancora alla ricerca delle cause di queste forme di Covid prolungato è evidente. Si stanno cercando prove che vanno validate, perché non basta ‘una rondine per far primavera'”.
Al netto di questa premessa, però, Pregliasco ha aggiunto: “Si è scoperto che è una forma infiammatoria a scatenare l’infezione. Si sono fatti passi in avanti e si continua a lavorare. Pensiamo all’Hiv, a cui la ricerca lavora da anni: ha fatto progressi, ma non c’è ancora un vaccino preventivo. Questa scoperta dei ricercatori inglesi avrà un’utilità pratica: servirà all’individuazione precoce del Long Covid e al suo trattamento”.