Il presidente Mattarella si impegna personalmente nel caso di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, offrendo sostegno.
In una dimostrazione palpabile di solidarietà e supporto istituzionale, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha intrapreso un gesto significativo, contattando direttamente Roberto Salis, il genitore di Ilaria Salis, la cittadina italiana detenuta in Ungheria da 13 mesi. Questo evento sottolinea la profonda preoccupazione e l’impegno delle più alte cariche dello Stato nei confronti dei suoi cittadini, anche al di là dei confini nazionali.
La telefonata di Mattarella
“Comprendo bene il suo stato d’animo,” ha affermato Mattarella in una conversazione che ha trasmesso non solo vicinanza ma anche la promessa di impegno per la risoluzione della situazione. Queste parole, dirette a Roberto Salis, evidenziano un riconoscimento della difficile prova che la famiglia Salis sta affrontando e della disparità di trattamento che Ilaria sta subendo rispetto ad altri cittadini italiani. Il Capo dello Stato ha inoltre assicurato che “farà quanto è nelle sue possibilità“, nonostante i limiti operativi imposti dal suo ruolo, che richiede l’azione attraverso il governo. Come scritto da liberoquotidiano.it
L’appello di Roberto Salis
La telefonata fa seguito all’appello pubblico di Roberto Salis, che ha cercato di attirare l’attenzione sul caso della figlia mediante una lettera indirizzata a Mattarella. Nella sua missiva, Salis ha esposto la situazione di disparità, facendo leva sull’articolo 3 della Costituzione Italiana, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. “La lettera è stata inviata nella speranza che smuova il governo italiano,” ha dichiarato Salis, mettendo in luce la necessità di un’azione più decisa per il ritorno di sua figlia. Come riferito da liberoquotidiano.it
La risposta di Mattarella, che promette nuovi contatti in futuro, non solo riafferma il ruolo del presidente come figura di riferimento e supporto morale per i cittadini, ma anche come intermediario capace di mobilitare le risorse istituzionali a favore dei diritti e della giustizia.