Giuseppe Conte critica una possibile coalizione con il PD di Schlein, sottolineando l’importanza dell’etica e della legalità in politica.
In una recente intervista rilasciata a La Stampa e riportata da Affaritaliani.it, Giuseppe Conte ha messo in discussione la fattibilità di una coalizione con il Partito Democratico in determinate aree geografiche.
“Non mi si può chiedere di essere corresponsabile andando in coalizione con loro in quei territori in cui non è stata ancora fatta pulizia,” ha dichiarato il leader del M5S, ponendo l’accento sulla necessità di un impegno concreto per l’etica e la legalità nella gestione politica.
Giuseppe Conte rivela: “Mi riterrò soddisfatto…”
Durante una riunione a Bari per la scelta di un candidato sindaco unitario del centrosinistra, Conte ha sottolineato l’importanza di adottare un patto per la legalità, affermando: “Mi riterrò soddisfatto nella misura in cui sarà applicato il patto per la legalità che abbiamo preparato e messo a disposizione di tutti, per prevenire malaffare e infiltrazioni.”
Il leader del M5S ha inoltre criticato la decisione del PD di Elly Schlein di sostenere la spedizione di armi all’Ucraina, considerandola una dimostrazione di allineamento acritico alle politiche belligeranti della NATO.
“Incalzare il PD sulla scelta fatta da Enrico Letta e confermata da questa segreteria di inviare armi ad oltranza all’Ucraina non può essere ridotto a opportunismo elettorale,” ha spiegato Conte, richiamando il partito a un confronto basato su principi e valori condivisi.
Riguardo alla cosiddetta “questione morale”, Conte ha esteso la sua critica oltre il centrosinistra, identificando un problema diffuso anche nel centrodestra.
Verso le Europee e il futuro del M5S
Guardando verso le elezioni europee, Conte ha delineato gli obiettivi del suo partito, puntando a essere decisivi per le future leadership europee. Ha chiarito: “Il nostro obiettivo è avere un buon numero di europarlamentari per essere determinanti nella scelta dei prossimi vertici europei.”
Allo stesso tempo, ha rimarcato l’importanza di una “agenda sociale europea“, pur considerando prematuro parlare di candidature specifiche.
