Sfruttare l’EOSS e migliorare la gestione delle curve lente: le chiavi del successo per Ferrari SF-24 a Shanghai.
L’attesa per il Gran Premio di Cina è palpabile, con la Ferrari SF-24 pronta a sfidare i limiti del circuito di Shanghai, caratterizzato da una variegata combinazione di curve e un lungo rettilineo che testa l’efficienza aerodinamica delle monoposto.
Ottimizzazione dell’EOSS: un fattore cruciale
La SF-24, attualmente seconda solo alla Red Bull RB20 in termini di efficienza aerodinamica, cerca di massimizzare l’EOSS (End of Straight Speed) per competere al meglio. La squadra di Maranello ha intensificato gli sforzi nei simulatori per bilanciare carico aerodinamico e velocità massima, elementi critici su un tracciato che mescola alta velocità e necessità di trazione nelle curve lente.
Focus sulle curve lente: la strategia di Ferrari
Particolare attenzione è stata dedicata alle curve a bassa velocità, dove Ferrari ha lavorato per ridurre il lap-time attraverso un affinamento delle rigidezze posteriori. Questo approccio si prevede possa contrastare efficacemente la Red Bull, soprattutto nei tratti guidati che sono numerosi a Shanghai. La scelta di una specifica di ala posteriore, vista in ogni gara di quest’anno, mira a una gestione ottimale del carico durante le fasi cruciali della gara.
In aggiunta, il team affronta la sfida dell’abrasività dell’asfalto e delle variazioni termiche che influenzano il comportamento delle mescole. Il management delle gomme sarà essenziale, soprattutto nel secondo settore, dove l’usura laterale può crescere rapidamente a causa delle forze in gioco.
Il “metodo Vasseur“, introdotto da Fred Vasseur, si sta rivelando una componente chiave nella strategia del team. Questo approccio non solo ha portato una nuova consapevolezza e sicurezza all’interno della squadra, ma ha anche influenzato positivamente i risultati ottenuti finora.
Shanghai ospiterà anche la prima sprint race della stagione, rendendo cruciale una strategia ben calibrata per il passo gara con un alto carico di carburante. La gestione di questo aspetto sarà determinante nei lunghi rettilinei e nelle zone di sorpasso, dove il ritmo impostato potrà fare la differenza.