La nuova strategia di Papa Francesco: rivoluziona il potere dei Cardinali
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La nuova strategia di Papa Francesco: rivoluziona il potere dei Cardinali

Papa Francesco

Come Papa Francesco sta rivoluzionando la gerarchia cattolica riducendo il potere dei cardinali nelle grandi città italiane.

Papa Francesco ha intrapreso una delle sue rivoluzioni più silenziose ma significative, modificando profondamente la struttura di potere all’interno della Chiesa Cattolica italiana. Tradizionalmente, le grandi città come Roma, Milano, e Firenze erano guidate da cardinali, figure di spicco e potere all’interno della Chiesa. Tuttavia, l’attuale pontefice ha scelto di non nominare nuovi cardinali in queste sedi, preferendo invece vescovi o arcivescovi, più facili da guidare e meno inclini ad accumulare potere autonomo.

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L’eccezione di Bologna

L’unico caso rimasto di diocesi cardinalizia è Bologna, guidata dal cardinal Matteo Zuppi, anche capo della Conferenza Episcopale Italiana (Cei). Zuppi si distingue non solo per il suo ruolo, ma anche per la sua vicinanza a Papa Francesco, tanto che è considerato da molti come un possibile successore.

La riduzione del potere decisa dal Papa

Il movimento di Papa Francesco di non nominare cardinali nelle città chiave sembra mirare a una maggiore centralizzazione del potere, con figure meno autonome e più allineate con la visione papale. Questa tattica può essere vista come parte del suo approccio più ampio di promuovere “preti di strada”, cioè religiosi meno accademici ma più in contatto con la quotidianità dei fedeli. Un esempio lampante di questo approccio è il recente contrasto con il teologo Padre Georg.

In particolare, la situazione a Roma è emblematica: la sede di San Giovanni in Laterano, tradizionalmente una delle più influenti, è stata quasi completamente svuotata di potere cardinalizio. Secondo l’Ecclesiarum Communione, un’importante costituzione apostolica, il Cardinale vicario e il Vicegerente dovrebbero essere semplici vicari del Santo Padre, non necessariamente cardinali, riducendo così ulteriormente il loro potere autonomo.

Queste mosse rappresentano una chiara strategia di contenimento del potere cardinalizio a favore di una maggiore centralizzazione e controllo papale. Non è solo una questione di gestione interna, ma riflette anche la filosofia di leadership di Papa Bergoglio, descritto come un Papa “peronista“, ovvero populista e propenso a sfidare il potere consolidato, in un parallelo moderno con la figura di Don Camillo, il famoso prete immaginario che contrapponeva la fede al potere politico.

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ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2024 14:43

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