Primo Maggio: Maurizio Landini critica le politiche del governo Meloni e sottolinea la necessità di maggiori tutele per i lavoratori.
Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha espresso forte critica verso le politiche attuali del governo, sottolineando che l’Italia non è più una repubblica basata sul lavoro.
Durante il discorso tenuto alla manifestazione del Primo Maggio a Monfalcone, Landini ha dichiarato: “Siamo una società fondata sullo sfruttamento e sulla precarietà. Ci batteremo fino a quando la nostra Costituzione non troverà piena applicazione“.
Ha poi aggiunto che le misure recenti del governo, come il cosiddetto bonus Befana, sono poco più che “una marchetta elettorale“.
Landini: riconoscimento e ringraziamento a Sergio Mattarella
Landini ha aperto il suo intervento ringraziando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo sostegno al valore del lavoro e al ruolo del sindacato.
“Ha detto che il lavoro non deve essere una merce, ma è libertà, nel momento in cui permette a chi lavora di liberarsi dal bisogno e di potersi realizzare,” ha evidenziato Landini.
Mattarella, come riportato da Collettiva.it, ha anche parlato dell’importanza di combattere la precarietà e lo sfruttamento, indicando la piena occupazione come obiettivo fondamentale.
Il discorso di Bombardieri e Sbarra
Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ha preso la parola sottolineando la necessità di misure strutturali piuttosto che interventi temporanei.
“Basta spot e interventi elettorali, al Paese servono scelte diverse, come detassare gli aumenti contrattuali e confermare il taglio del cuneo fiscale,” ha dichiarato Bombardieri, enfatizzando anche la necessità di incentivare le aziende che rinnovano i contratti e mantengono sicuri i loro ambienti di lavoro.
Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, ha focalizzato il suo intervento sulla pace e la sicurezza sul lavoro, definendo la sicurezza sul lavoro “una battaglia di civiltà“.
Ha altresì commentato positivamente alcuni passi del governo, come il decreto coesione, ma ha sottolineato: “Bisogna confermare il taglio al cuneo, sgravare le tredicesime, rafforzare l’intervento sulle marginalità lavorative e sociali“.