Caso Saman Abbas: il padre, condannato all’ergastolo, cambia versione ed accusa i nipoti dell’omicidio della figlia.
In un recente sviluppo del caso di Saman Abbas, il padre della vittima Shabbar Abbas ha cambiato versione.
L’uomo, come emerge dall’ultima puntata di puntata di “Quarto Grado“, ha accusato i nipoti di essere i veri colpevoli dell’omicidio. Shabbar ha contestato la sentenza di primo grado che lo condannava all’ergastolo insieme alla moglie Nazia Shaheen.
La nuova versione di Shabbar Abbas
Shabbar Abbas, durante la sua deposizione del 19 aprile nel carcere di Modena, ha fornito una nuova versione dei fatti accaduti a Novellara il 1 maggio 2021.
Mentre in precedenza lui e sua moglie erano stati ritenuti colpevoli dell’omicidio della figlia, ora Shabbar accusa i nipoti di essere coinvolti nel delitto insieme allo zio Danish.
“Ai magistrati, Abbas racconta che lui aveva solo ordinato una spedizione punitiva nei confronti del fidanzato della figlia, Saqib,” ma afferma di essere stato minacciato dai familiari dei nipoti affinché non raccontasse la verità.
“È vero che Saman è morta e che è stata uccisa. Ma è anche vero, che non è stata uccisa da una sola persona: quella sera ce n’era più di una” – ha dichiarato Shabbar – “Come ha fatto Danish a fare quella buca da solo? Ha usato due badili? C’era qualcun altro: due o tre persone“.
La difesa nei confronti della moglie
Nella sua deposizione, Shabbar ha anche difeso la moglie Nazia Shaheen, attualmente in attesa di estradizione dopo essere stata arrestata dalle autorità pakistane.
“Nazia non ha ucciso Saman. Una madre piange sempre per sua figlia. Adesso non viene in Italia, ma basterebbe una mia parola e lei arriverebbe qui,” ha dichiarato.
Shabbar ha concluso esprimendo il suo desiderio di giustizia per la figlia, pur rimanendo consapevole della sua situazione carceraria.
“Quando sento in televisione che io e mia moglie abbiamo ammazzato nostra figlia, mi fa molto male“, conclude così la sua deposizione.
