Parigi 2024, Giorgia Meloni si schiera: il duro commento sul ritiro dell'azzurra Carini
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Parigi 2024, Giorgia Meloni si schiera: il duro commento sul ritiro dell’azzurra Carini

Giorgia Meloni

Dopo il ritiro di Angela Carini dal match olimpico contro Imane Khelif, Giorgia Meloni interviene per difendere l’azzurra.

Durante le Olimpiadi di Parigi 2024, l’incontro di pugilato tra l’italiana Angela Carini e l’algerina Imane Khelif ha scatenato un’accesa polemica: è intervenuta anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Angela Carini
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Le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni a Parigi 2024

Giorgia Meloni, come riportato da Fanpage.it, ha espresso la sua solidarietà nei confronti di Angela Carini.

Inoltre, ha criticato – come già fatto in passato – la scelta di consentire la partecipazione di atlete con livelli elevati di testosterone alle gare femminili.

Mi dispiace (…) conta anche poter competere ad armi pari. E dal mio punto di vista non era una gara pari“, ha dichiarato.

La Premier ha sottolineato come il problema non sia da ricondurre a una questione di discriminazione. Ma piuttosto alla necessità di garantire: “Il diritto delle atlete di poter competere“.

La questione riguarda in particolare l’algerina Imane Khelif, che in passato era stata esclusa dai Mondiali di pugilato a causa di livelli di testosterone superiori a quelli normalmente riscontrabili nelle donne.

Nonostante il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) abbia confermato la legittimità della partecipazione di Khelif alle Olimpiadi, la polemica è divampata.

Le posizioni del CIO

Il portavoce del CIO, Mark Adams, ha respinto le accuse discriminatorie, affermando che: “Non si tratta di una questione di transgender: purtroppo ci sono state false informazioni, sono donne che competono da tanti anni“.

Adams ha aggiunto che queste atlete: “Hanno partecipato a campionati nazionali e internazionali, e sono state selezionate perché avevano tutte le carte in regola“.

Ha poi ribadito che il testosterone non è un indicatore sufficiente per determinare l’idoneità alla partecipazione nelle categorie femminili.

Negli anni, infatti, sono stati osservati diversi casi di donne con livelli elevati di testosterone che possono comunque competere.

Il dibattito rimane aperto e complesso, con opinioni divergenti – tra cui quella di Matteo Salvini – su come gestire la partecipazione di atlete con condizioni fisiologiche atipiche.

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ultimo aggiornamento: 1 Agosto 2024 17:09

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