Bruno Vespa, scoppia una lite in treno: il video è virale
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bruno Vespa, scoppia una lite in treno: il video è virale

Bruno Vespa

Bruno Vespa e Matteo Gracis protagonisti di una lite in treno: il video della discussione diventa virale sui social.

Un acceso confronto tra il noto giornalista Bruno Vespa e il collega Matteo Gracis, fondatore del giornale L’Indipendente, ha avuto luogo a bordo di un treno.

La scena – virale sui social media – immortalata dallo stesso Gracis con il suo telefono, ha visto il conduttore di Porta a Porta reagire duramente alle critiche mosse dal giovane collega.

Bruno Vespa
Bruno Vespa

Lo scontro tra Bruno Vespa e Matteo Gracis

Come riportato da Open, Matteo Gracis si è avvicinato a Bruno Vespa con la scusa di scattare una foto insieme, un gesto che il noto conduttore di Porta a Porta ha accolto con disponibilità.

Tuttavia, il collega aveva ben altre intenzioni. Mentre fingeva di preparare lo scatto, ha iniziato a riprendere Vespa con il suo telefono.

Bruno Vespa uno dei più grandi professionisti…“, ha esordito Gracis, per poi completare la frase con “… della disinformazione“.

Il conduttore di Porta a Porta – visibilmente infastidito dalla provocazione – ha risposto senza mezzi termini: “Vada a fare in c*lo“.

La tensione è cresciuta rapidamente, con il giornalista che ha continuato ad incalzare il conduttore: “… del giornalismo che è un megafono della voce dei padroni, giusto?“.

Vespa ha replicato ironicamente: “Certo, assolutamente. Può accomodarsi per favore?“. A quel punto, un altro uomo presente nella carrozza si è intromesso, cercando di placare gli animi. Gracis è quindi tornato al suo posto.

Le motivazioni di Matteo Gracis

Matteo Gracis ha successivamente pubblicato il video dell’intera scena sui social, accompagnandolo con una spiegazione delle sue motivazioni.

È uno dei responsabili dell’informazione spazzatura che abbiamo in Italia“, ha dichiarato il giornalista, riferendosi a Vespa.

Il giornalista ha affermato di aver agito in modo pacifico e civile – senza mai ricorrere agli insulti – ma semplicemente volendo esprimere il suo dissenso.

Infine, ha sottolineato come il suo gesto fosse motivato dal desiderio di confrontarsi con una personalità abituata, a suo dire, a ricevere solo elogi e consensi.

I danni causati da pennivendoli simili sono incalcolabili“, ha affermato, aggiungendo: “Hanno rincoglionito e lobotomizzato generazioni di italiani. Mi sembrava il minimo“.

Questi non sono abituati perché è tutta una vita che sono abituati ai tappeti rossi“, ha concluso il fondatore de L’indipendente .

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ultimo aggiornamento: 27 Agosto 2024 14:46

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