Perché il Wi-Fi gratuito sugli aerei, nonostante sembri una comodità, potrebbe trasformare i voli in un’esperienza stressante e caotica.
La possibilità di avere una connessione Wi-Fi gratuita sugli aerei è un’innovazione che molte compagnie aeree stanno prendendo in considerazione. United Airlines è tra le prime a fare questo grande passo grazie alla partnership con Starlink.
Tuttavia, mentre questa iniziativa potrebbe sembrare un grande vantaggio per i passeggeri, ci sono buoni motivi per credere che potrebbe rivelarsi una pessima idea. Ecco quali.
Wi-Fi gratis in volo: perché non è una comodità?
Negli ultimi anni, come riportato da Smartworld.it, il Wi-Fi sugli aerei è stato accolto come una soluzione alla noia dei lunghi voli e un modo per mantenersi produttivi anche in alta quota.
Tuttavia, l’esperienza non è stata all’altezza delle aspettative. Connessioni lente, interruzioni frequenti e costi elevati hanno limitato l’uso di questo servizio.
Rendere il Wi-Fi gratuito per tutti i passeggeri, come si propone di fare United Airlines, potrebbe sembrare una risposta ai problemi precedenti, ma rischia di introdurre nuove problematiche.
Il volo è uno degli ultimi luoghi dove ci si può disconnettere dal mondo, una sorta di rifugio temporaneo dalla costante pressione delle comunicazioni digitali.
L’introduzione del Wi-Fi gratuito potrebbe eliminare questa opportunità di staccare la spina, con conseguenze sul benessere mentale dei passeggeri.
La possibilità di navigare in internet senza limiti potrebbe trasformare l’aereo in una giungla di videochiamate, sessioni di gaming online. Nonché una continua corsa alla connettività che rischia di esasperare i viaggiatori, già provati dal contesto di un volo a lungo raggio.
I possibili rischi di tensione sull’aereo
Un aspetto ancora più preoccupante è il rischio di aumento delle tensioni a bordo. Chi ha già viaggiato in aereo sa quanto possano essere snervanti le lunghe ore passate in uno spazio ristretto, circondati da sconosciuti.
L’aggiunta di una connessione Wi-Fi illimitata potrebbe portare ad un aumento dei comportamenti fastidiosi. Persone che parlano ad alta voce durante videochiamate, urla di frustrazione per connessioni lente o per partite online perse, e la generale impossibilità di sfuggire al rumore delle interazioni digitali altrui.
In un contesto chiuso come quello di un aereo, dove è impossibile allontanarsi dalla fonte del disturbo, queste situazioni potrebbero rapidamente degenerare, aumentando il rischio di scontri verbali o addirittura fisici tra i passeggeri.
