"Chi lo dice non sa di cosa parla": la dura difesa di Giovanni Toti
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“Chi lo dice non sa di cosa parla”: la dura difesa di Giovanni Toti

Giovanni Toti

Giovanni Toti difende la sua decisione di patteggiare con la Procura: le parole dell’ex governatore sui social.

Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, è tornato a far parlare di sé con un post su Facebook in cui ha difeso la sua decisione di patteggiare con la Procura di Genova.

Una scelta che, a suo dire: “Non significa ammettere la propria colpevolezza“. Ecco cosa cosa ha scritto l’ex governatore sui social.

Giovanni Toti
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La difesa di Giovanni Toti sui social

Giovanni Toti, come riportato da Adnkronos.com, ha scelto di spiegare in un post sui social, le ragioni del suo patteggiamento. Ha evidenziato come: “Un accordo con la Procura non significa ammettere la propria colpevolezza“.

Questo, secondo l’ex governatore, è un concetto fondamentale che molti sembrano ignorare o distorcere.

Il politico ligure ha sottolineato che dopo “3 anni di intercettazioni, indagini, filmati, registrazioni, pedinamenti“, la sua decisione è stata presa per evitare che: “Una vicenda che sarebbe durata almeno un’altra decina di anni” proseguisse senza fine.

Ha poi ribadito che durante le indagini, la magistratura ha accertato che: “Nessuno di noi ha messo in tasca un euro“, sottolineando la legittimità degli atti approvati sotto la sua amministrazione.

L’ex governatore ha colto l’occasione per difendere il suo operato e quello della sua coalizione. “Chi lo dice e scrive non sa di cosa parla, o ha interessi diversi dalla verità“, ha affermato.

La critica verso la politica italiana

Nel suo lungo post, Toti ha espresso anche una critica più generale alla politica italiana, lamentando un certo isolamento da parte della politica nazionale.

Mi sono sentito lasciato solo come cittadino da una politica che dovrebbe risolvere molte delle sue incertezze e ipocrisie“, ha dichiarato, ponendo l’accento sulla necessità di una legislazione più trasparente e meno ambigua.

Toti ha concluso il suo intervento sollevando una domanda cruciale sul rapporto tra politica e imprenditoria in Italia: “Se un imprenditore finanzia la politica lo fa per creare un clima favorevole ad avere atti che comunque gli sarebbero dovuti, oppure lo fa perché finalmente ha trovato una politica che gli dà risposte serie in tempi certi, come tutti chiedono?“.

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ultimo aggiornamento: 20 Settembre 2024 17:29

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