Spionaggio durante le elezioni Usa 2024, hacker cinesi mirano ai telefoni di Trump e Vance: FBI e intelligence indagano.
Secondo un’inchiesta condotta dal New York Times e confermata da CBS News, un gruppo di hacker associato alla Cina avrebbe tentato di accedere ai dati dei telefoni cellulari utilizzati da Donald Trump e JD Vance.
Ciò sarebbe accaduto durante la campagna elettorale per le presidenziali negli Stati Uniti, anche se molti dettagli dell’accaduto siano ancora coperti da riserbo investigativo.
Fonti dell’intelligence statunitense hanno confermato che questi tentativi si inscrivono in una più ampia serie di attacchi alle reti di telecomunicazioni statunitensi.
Un tentativo di spionaggio sui telefoni di Trump e JD Vance
L’FBI ha confermato l’esistenza di un’indagine in corso sugli attacchi informatici, come riportato da Il Post, rilasciando un comunicato.
In questo comunicato hanno dichiarato che “soggetti riconducibili alla Repubblica Popolare Cinese“. stanno tentando di penetrare nelle reti telefoniche statunitensi per acquisire dati su specifici individui di interesse.
Tuttavia, il comunicato non ha nominato direttamente i protagonisti della presunta sorveglianza, né ha specificato esattamente quali dati siano stati compromessi.
Le autorità stanno ancora cercando di determinare se gli hacker siano riusciti ad accedere ai messaggi inviati e ricevuti dai dispositivi di Trump e Vance, o se invece si siano limitati a monitorare i numeri delle chiamate in entrata e uscita.
Il rischio di compromissione non riguarda solo l’ex presidente. Infatti, anche membri della campagna elettorale della vicepresidente Kamala Harris potrebbero essere stati presi di mira.
I funzionari dell’intelligence statunitense hanno spiegato che l’attività del gruppo di hacker è stata rilevata già all’inizio dell’anno. Ma la scoperta dei loro obiettivi specifici, come numeri di telefono di personaggi politici di rilievo, è avvenuta solo di recente.
L’impatto sulle elezioni Usa 2024
Le indagini in corso sull’eventuale spionaggio rappresentano una sfida per le autorità americane, impegnate a proteggere il processo elettorale da interferenze esterne.
Gli Stati Uniti hanno da tempo rafforzato le misure di sicurezza cibernetica, ma il caso attuale evidenzia come la sorveglianza internazionale continui a essere una minaccia concreta.