Come l’esperimento di Spalletti con Barella sottopunta nella Nazionale potrebbe influenzare le scelte di Inzaghi nell’Inter.
La figura di Nicolò Barella sottopunta rappresenta una suggestione tattica che sta attirando attenzione dell’Inter di Simone Inzaghi. Nella Nazionale, il ct Luciano Spalletti ha sperimentato con Barella in un ruolo più avanzato, rendendolo un elemento di raccordo tra centrocampo e attacco.
Tale scelta ha portato freschezza al gioco azzurro, offrendo maggiore dinamismo e imprevedibilità nelle ripartenze. L’esperimento nasce dalla necessità di Spalletti di colmare l’assenza di un trequartista tradizionale e valorizzare le caratteristiche di un centrocampista box-to-box, capace di inserirsi e supportare il centravanti.
L’idea di Spalletti: Barella sottopunta
Nel 3-5-1-1 adottato contro avversari di alto livello, Barella ha dimostrato di sapersi adattare con efficacia al ruolo, garantendo equilibrio e intensità.
La scelta di avanzarlo si lega anche alla volontà di creare superiorità numerica nella trequarti avversaria, un aspetto tattico che Simone Inzaghi potrebbe prendere in considerazione all’Inter. Pur preferendo il suo consolidato 3-5-2, l’idea di inserire Barella o persino Davide Frattesi come sottopunta può offrire alternative preziose, soprattutto in contesti di necessità o cambi di strategia a gara in corso.
Inzaghi e il 3-5-1-1: un’opzione da valutare per l’Inter
Sebbene Inzaghi sia tradizionalmente legato al 3-5-2, l’utilizzo di un trequartista avanzato non è del tutto estraneo ai suoi schemi. L’Inter ha già flirtato con la possibilità di modificare il proprio assetto tattico in occasione di partite delicate. Ad esempio, nel recente match di Champions League contro l’Arsenal, il tecnico nerazzurro ha arretrato le linee e schierato un 5-4-1 difensivo, dimostrando una certa flessibilità tattica.
La possibilità di avanzare un centrocampista come Barella o Frattesi in posizione di sottopunta potrebbe aggiungere una dimensione ulteriore al gioco offensivo nerazzurro. Specialmente in situazioni in cui uno dei due attaccanti, Lautaro Martinez o Marcus Thuram, abbia bisogno di riposo o la squadra necessiti di una maggiore copertura difensiva, l’inserimento di un centrocampista avanzato potrebbe rivelarsi una mossa vincente. Il potenziale di questa soluzione, tuttavia, dipende anche dall’equilibrio della squadra e dalla capacità dei centrocampisti di interpretare il ruolo in modo dinamico.