I problemi fisici di Francesco Acerbi evidenziano la necessità dell’Inter di investire in un nuovo difensore centrale.
Francesco Acerbi, pilastro della difesa dell’Inter, continua a dimostrare grande solidità e lettura di gioco nonostante i suoi 36 anni. Tuttavia, l’accumularsi di acciacchi fisici sta diventando un campanello d’allarme per il club. Il centrale italiano, reduce da un’estate complicata con un intervento chirurgico per pubalgia, ha iniziato la stagione in salita dal punto di vista atletico. Le sue assenze, dovute a problemi muscolari ricorrenti, hanno condizionato le rotazioni difensive, costringendo Simone Inzaghi a soluzioni d’emergenza.
La situazione di Acerbi: tra leadership e limiti fisici all’Inter
Acerbi, che resterà legato all’Inter fino al 2026, ha già saltato sette partite in questa stagione, e due volte è stato costretto a uscire nei primi minuti di gara. L’ultimo stop, contro il Verona, conferma che, per quanto il giocatore sia determinante quando in forma, i limiti fisici sono una realtà da affrontare.
Mercato: necessità di un colpo in difesa
La situazione di Acerbi manda un messaggio chiaro alla dirigenza dell’Inter: è urgente pianificare un investimento strategico per rinforzare la difesa nerazzurra. Negli ultimi anni, il club ha visto sfumare occasioni importanti, come Gleison Bremer e Alessandro Buongiorno, per motivi legati al budget e alle strategie di mercato. Con l’indicazione di Oaktree di evitare profili over 30 e contratti troppo onerosi, il margine di manovra non è ampio, ma la necessità di un innesto di qualità è evidente.
Il prossimo giugno potrebbe essere il momento decisivo per concretizzare un’operazione di alto livello. Il contratto di Stefan de Vrij, in scadenza, rappresenta un ulteriore elemento di riflessione: il club potrebbe scegliere di investire su un difensore più giovane e di prospettiva, destinando gran parte del budget estivo a questa priorità.
I segnali fisici di Acerbi sono un monito per l’Inter. Pur rappresentando una certezza in termini di esperienza e leadership, la sua tenuta atletica non garantisce continuità. La dirigenza nerazzurra ha ora l’occasione di pianificare un futuro più stabile per la difesa, individuando un centrale giovane e affidabile che possa raccogliere il testimone da un campione come Acerbi.