Confessioni inedite da parte di Giuliano Urbani, ex ministro della Cultura e Funzione pubblica nei governi di Silvio Berlusconi.
Pregi, vizi e virtù di Silvio Berlusconi. A parlarne di recente a La Stampa è stato Giuliano Urbani, ex ministro della Cultura e Funzione pubblica nei governi del compianto ex Premier. L’uomo, oggi 87enne, soffre di idrocefalo normoteso, una patologia neurologica simile all’Alzheimer ma che non gli ha impedito di ricordare alcune situazioni passate che riguardano proprio il Cavaliere.
Silvio Berlusconi, la rivelazione intima di Giuliano Urbani
Nel corso dell’intervista senza peli sulla lingua da parte di Urbani a La Stampa sono emersi dei dettagli davvero particolari in merito a Silvio Berlusconi.
Nello specifico spicca il rapporto con il lato femminile: “Per lui le femmine erano l’elisir di gioventù. In maniera molto borghese ha cercato di nascondere questa debolezza per non urtare sua mamma e sua sorella; le idolatrava entrambe. Quando sono morte è venuto meno il freno inibitorio e si è scatenato. Lo faceva con un infantilismo strepitoso”, ha dichiarato Urbani.
In questo senso, pare che il Cavaliere avesse un trucco: “Berlusconi si faceva aiutare molto dai chimici per avere effetti sessuali. Ha avuto un amico, il sindaco di Catania Scapagnini, che gli preparava le pozioni per essere più potente, finalizzate alla forza sessuale”.
Questa sua passione per le donne non è mai rimasta segreta: “Eccellente conoscitore degli italiani, ha capito che l’italiano medio, semplice, non l’avrebbe giudicato o condannato, ma invidiato”, ha spiegato ancora Urbani.
Tra calcio e politica
Tra le altre particolarità del “Silvio segreto”, Urbani ha spiegato: “Era un presuntuoso in materia di pallone, pensava di essere un mago, è stato soprattutto fortunato” e anche che “detestava il ‘teatrino della politica’, ma non capiva che la politica è fatta di dialogo e alleanze. Gli regalai un libricino con i pensieri di Montesquieu, non credo l’abbia mai letto”.