Ilaria Salis pubblica un controverso post su Instagram ed accende nuovamente il dibattito poco prima di Natale: ecco cosa ha scritto.
Ilaria Salis sta facendo parlare di sé a poche ore dal Natale. L’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, ha salutato i suoi compagni di lotta con un post su Instagram che ha subito suscitato reazioni contrastanti: ecco per quale motivo.
Ilaria Salis, la “letterina” di Natale che accede la destra
La foto, che ricorda un meme, ritrae la Salis con cappello rosso e pompon bianco, mentre tiene in mano una “letterina a Babbo Natale” con lo slogan “Mai più gente senza casa, mai più case senza gente”. Un messaggio che sembra sintetizzare tutto il suo impegno politico, dall’occupazione abusiva degli spazi alla lotta contro le disuguaglianze sociali.
La sua foto non è passata inosservata, soprattutto per il suo passato controverso. La Salis è stata accusata di aver partecipato a una aggressione a un militante di estrema destra a Budapest, evento che le è costato un anno di carcere in Ungheria.
La sua libertà è stata riacquisita grazie all’interessamento del governo italiano di centrodestra e alla sua candidatura sostenuta da Fratoianni e Bonelli.
Nonostante la controversia, la Salis ha continuato a difendere le sue azioni politiche, tra cui l’occupazione abusiva di un appartamento a Milano, definita da lei una “resistenza sociale”.
L’ironia di Instagram e le reazioni
Sul suo account Instagram, il post di Ilaria Salis ha suscitato commenti entusiastici dai suoi sostenitori: “Sempre con te che sei a fianco degli italiani onesti”, “La casa è un diritto! Basta agenzie immobiliari che speculano sulle case!” e “Genio. Trollare quei due imbecilli della Zanzara così!”. Un’immagine di lotta sociale, con un’ironia che ha conquistato il cuore dei suoi seguaci.
Tuttavia, non sono mancati i commenti critici. Alcuni utenti hanno ironizzato sulla sua “appropriazione” del logo di una famosa agenzia immobiliare, sollevando la possibilità di una denuncia per uso improprio del logo.
Altri, invece, non hanno mancato di ricordare la sua occupazione abusiva e il suo passato, come quello di “occupante” a Milano, esprimendo dissenso con battute come “Speriamo che ti denuncino per uso improprio del loro logo” e “Paga i debiti”.
