Caso Francesca Deidda: il marito Igor Sollai confessa l’omicidio ma il fratello non crede al delitto d’impeto e cerca la verità.
A distanza di mesi dalla scoperta del corpo di Francesca Deidda, ritrovato il 18 luglio in un borsone tra Sinnai e San Vito, il fratello della donna cerca ancora di capire cosa abbia spinto il marito Igor Sollai a compiere un gesto tanto atroce.
“Si chiede perché quest’uomo, che per lui era come un fratello maggiore, ha fatto una cosa così orribile“, ha dichiarato il legale.
Il dolore del fratello di Francesca Deidda
Per Andrea Deidda, come riportato da Fanpage, il periodo natalizio è stato particolarmente difficile. “Andrea sta male, è lui che mi ha mandato la foto dove è insieme a Francesca durante un Natale di tanti anni fa“, ha raccontato il legale.
Aggiunge: “Andrea mi ha detto: ‘È giusto che anche in questi giorni di Natale si ricordino di ciò che è stato fatto a mia sorella’“
Mentre il fratello cerca di metabolizzare la perdita, resta l’esigenza di fare luce su quanto accaduto. “Noi vogliamo la verità“, ha ribadito l’avvocato.
La confessione del marito Igor Sollai
Igor Sollai ha confessato l’omicidio solo sei mesi dopo i fatti, ammettendo di aver colpito Francesca Deidda ripetutamente con un martello. Tuttavia, secondo l’avvocata, questa versione non basta a spiegare l’orrore che si è consumato.
“Noi non crediamo nel delitto d’impeto“, ha affermato, sottolineando che gli elementi raccolti durante le indagini indicano chiaramente una premeditazione. “Francesca è stata uccisa in una maniera indegna, villipesa e oltraggiata sino alla fine“, racconta il legale presente durante l’autopsia.
Tra i dettagli emersi vi sono le piante acquistate con la carta di credito dell’uomo, ritrovate nel luogo in cui era nascosto il corpo. Nonché le ricerche su internet effettuate dall’uomo su come far sparire un cadavere.
La Procura di Cagliari sembra condividere questa posizione e sta lavorando per dimostrare che l’omicidio sia stato premeditato. Entro il 5 gennaio si attende una decisione in merito alla richiesta di giudizio immediato.