Milano, circolazione ferroviaria: scontro politico su infrastrutture e investimenti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Milano, circolazione ferroviaria: scontro politico su infrastrutture e investimenti

Matteo Salvini

Dopo il blocco ferroviario a Milano, il traffico è ripreso. Polemiche politiche contro Salvini, i dettagli del caso.

La circolazione ferroviaria nel nodo di Milano è stata riattivata dopo una mattinata di forti disagi causati da un guasto tecnico alla linea elettrica. Il blocco, verificatosi intorno alle 7:50, ha interessato le linee principali da e per Genova, Venezia e Bologna, paralizzando per ore uno dei più importanti snodi ferroviari italiani.

Grazie al lavoro dei tecnici di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la situazione è tornata gradualmente alla normalità. Intorno alle 10:30 sono state riattivate le linee da e per Venezia e Genova, mentre la riapertura della tratta per Bologna è avvenuta poco dopo.

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Milano: le cause del blocco e la gestione dell’emergenza

Il guasto è stato innescato dal pantografo di un treno ad alta velocità, che ha danneggiato la linea aerea presso Milano Centrale. Poco dopo, un secondo convoglio è passato nello stesso punto, aggravando il problema e causando un’interruzione più estesa.

Le indagini preliminari della Polizia di Stato escludono al momento qualsiasi atto doloso, confermando che si tratta di un incidente tecnico. Per contenere i disagi, alcuni treni hanno effettuato fermate straordinarie in altre stazioni milanesi, mentre altri hanno subito limitazioni di percorso.

Trenitalia, in una nota ufficiale, ha suggerito ai viaggiatori di riprogrammare i viaggi non urgenti: “Si consiglia di evitare o limitare gli spostamenti in treno a quelli strettamente necessari e di riprogrammare i viaggi rinviabili”. La compagnia ha anche predisposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio e potenziato l’assistenza nelle stazioni, distribuendo kit di conforto e fornendo informazioni a bordo.

Polemiche politiche: il Ministero risponde agli attacchi

L’incidente ha immediatamente acceso il dibattito politico. Le opposizioni hanno attaccato duramente il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, accusandolo di inefficienza e di non aver fatto abbastanza per migliorare il sistema ferroviario.

In risposta, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha pubblicato una dichiarazione in cui attribuisce la situazione attuale a decenni di mancati investimenti e alla burocrazia:
“Decenni di disinteresse, mancati investimenti, NO ideologici: così, oggi, ci ritroviamo in un’Italia con una grave carenza di infrastrutture che spiega i fatti delle ultime ore. Da due anni a questa parte, con Matteo Salvini al Mit, sono stati moltiplicati gli sforzi per invertire la tendenza, soprattutto sulla rete ferroviaria, nonostante burocrazia e scioperi a raffica proclamati dai sindacati di sinistra”.

Il MIT ha anche evidenziato come il 2023 abbia registrato un aumento del 2% dei treni in circolazione e dei passeggeri: “Rispetto al 2023, l’anno appena trascorso ha fatto segnare un incremento di treni in circolazione e passeggeri (+2%): parliamo di ben mezzo miliardo di cittadini a bordo di Frecce, Intercity e Regionali”.

Nonostante queste affermazioni, le opposizioni insistono sulla necessità di un piano strategico più incisivo per affrontare le debolezze del sistema ferroviario.

Un’occasione per migliorare le infrastrutture italiane

L’episodio di Milano Centrale mette in evidenza le fragilità di un sistema ferroviario fondamentale per la mobilità del Paese. Il nodo di Milano è cruciale per i collegamenti nord-sud ed est-ovest, e un guasto in un punto strategico come questo può paralizzare il traffico su scala nazionale.

L’efficienza dimostrata dai tecnici di RFI nel risolvere l’emergenza è un segnale positivo, ma non basta a scongiurare situazioni simili in futuro. Servono investimenti strutturali e una pianificazione a lungo termine per garantire che la rete ferroviaria sia all’altezza della crescente domanda di trasporto.

La questione, però, non si ferma alla gestione tecnica. L’accusa del MIT ai “decenni di disinteresse” evidenzia una sfida complessa: risolvere i problemi di un sistema che per anni ha sofferto di carenze croniche. L’auspicio è che episodi come quello di oggi diventino sempre più rari, grazie a interventi concreti e tempestivi.

In conclusione, il ripristino della circolazione ferroviaria a Milano ha risolto un’emergenza, ma ha acceso una discussione più ampia sulla gestione delle infrastrutture italiane. Per evitare che situazioni simili si ripetano, sarà indispensabile affrontare con decisione le sfide strutturali e politiche che il Paese si trova davanti.

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ultimo aggiornamento: 11 Gennaio 2025 17:40

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