Donald Trump potrebbe incontrare Giorgia Meloni prima di Keir Starmer alla Casa Bianca. I retroscena di questa decisione.
L’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca come nuovo presidente degli Stati Uniti apre il sipario su una questione delicata: chi sarà il primo leader mondiale a incontrarlo? Tradizionalmente, questo onore spetta al primo ministro britannico, ma questa volta le cose potrebbero andare diversamente. Giorgia Meloni, primo ministro italiano, sembra essere in pole position, un fatto che potrebbe segnare un’importante novità nei rapporti diplomatici tra USA e Europa.
Giorgia Meloni e Trump: un’alleanza in crescita
Secondo il quotidiano britannico The Guardian, al numero 10 di Downing Street cresce la preoccupazione. Keir Starmer, leader dei laburisti e primo ministro britannico dal luglio scorso, rischia di perdere questa prestigiosa occasione, alimentando tensioni politiche sia a livello nazionale che internazionale. Il timore è che Trump, noto per le sue preferenze politiche, voglia incontrare prima i leader di destra come Meloni o Viktor Orbán, il premier ungherese.
Il legame tra Trump e Meloni sembra essersi rafforzato negli ultimi mesi. La premier italiana è stata invitata all’insediamento del presidente il prossimo 20 gennaio, e un recente incontro a Mar-a-Lago ha sottolineato l’affinità tra i due leader. Trump ha definito Meloni una “donna fantastica”, lodandola per il suo impatto politico in Europa.
Questo stretto rapporto non è solo una questione di affinità ideologica, ma anche di strategie geopolitiche. Meloni e Trump condividono una visione comune su temi cruciali, tra cui la necessità di una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina. Se Meloni dovesse essere la prima a varcare la soglia della Stanza Ovale, l’Italia guadagnerebbe una posizione di rilievo nelle dinamiche politiche globali.
L’impatto diplomatico di questa scelta
Per il Regno Unito, questa possibile esclusione rappresenterebbe un duro colpo. Storicamente, la relazione speciale tra Londra e Washington è stata un pilastro della politica internazionale. Tuttavia, la vittoria di Starmer ha spostato l’ago della bilancia, e Trump potrebbe preferire leader più vicini alle sue idee politiche.
L’incontro con Meloni, se confermato, segnerebbe un momento storico, ridefinendo le priorità diplomatiche degli Stati Uniti. Trump sembra intenzionato a premiare gli “alleati fedeli”, come li ha definiti, anziché seguire le convenzioni tradizionali. Questo cambio di rotta potrebbe avere ripercussioni significative, non solo per il Regno Unito, ma per l’intera scena politica europea.
La “beauty parade” dei leader mondiali è appena iniziata, e la prima mossa spetta a Trump. Sarà Meloni a guidare la fila, seguita da Orbán, o Starmer riuscirà a salvare la faccia? L’attenzione del mondo è rivolta alla Casa Bianca.