Kenneth Rogoff, economista di Harvard, definisce la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni “il miglior leader politico d’Europa”.
Dall’estero arrivo un nuovo giudizio inaspettato e significativo da Kenneth Rogoff – economista di fama mondiale, professore di Harvard e già capo economista del Fondo Monetario Internazionale – nei confronti di Giorgia Meloni.
Durante un’intervista concessa a La Stampa, riportata da Il Tempo, Rogoff ha definito la premier “il miglior leader politico che oggi abbia l’Europa“.
Rogoff e il “vento di cambiamento”: l’elogio a Giorgia Meloni
L’analisi di Rogoff parte da un quadro globale influenzato dalle politiche statunitensi. “Stiamo vedendo il vento freddo, il blizzard che spira sull’Atlantico, degli ordini esecutivi“, ha dichiarato, riferendosi agli impatti delle recenti decisioni di Donald Trump, tra cui l’’introduzione di nuovi dazi. Questo clima potrebbe spingere l’Europa a ripensare la sua posizione nel mondo.
Secondo l’economista, l’Europa deve decidere se vuole recuperare un ruolo centrale: “A oggi l’Europa è geopoliticamente irrilevante e lo stesso destino si sta avendo a livello economico. Sarebbe un dramma per l’intero mondo, perché l’Europa è una ineguagliabile sorgente di creatività. Ma deve ritrovare il suo smalto“.
In questo contesto, Giorgia Meloni emerge come una leader in grado di guidare un cambiamento. Rogoff non nasconde: “So che in Italia, e in Europa, Giorgia Meloni è vista come una figura controversa. Ma è decisamente il miglior leader politico che oggi abbia l’Europa“.
Il G30 di Roma e la stabilità per l’UE
L’apprezzamento per Giorgia Meloni non si limita al contesto italiano. Rogoff ha ricordato le sue osservazioni dirette: “L’ho vista in azione al G30 di Roma e posso affermare senza problemi che è la più talentuosa figura politica che ho osservato dai tempi di Bill Clinton“.
La stabilità politica italiana, garantita dalla leadership della premier, può diventare un trampolino di lancio per il rilancio economico e strategico dell’UE. Rogoff ha concluso con una nota di speranza: “L’Ue può contare su di lei. E l’Italia può godere di una relativa stabilità politica che può essere funzionale all’Ue“.