Insulti e minacce a Giorgia Meloni da parte di alcuni boss mafiosi: la Premier replica duramente e lo Stato agisce con un maxi-blitz.
Dopo gli attacchi ricevuti dai boss mafiosi per non aver allentato il carcere duro, Giorgia Meloni ha voluto replicare in modo molto duro sia a livello “personale” che a livello di Governo. In questo senso è da leggere la recente mossa dello Stato italiano a Palermo dove è andato in scena un maxi blitz contro la mafia con ben 183 misure cautelari emesse.
L’attacco dei boss mafiosi a Giorgia Meloni: la replica
La recente vicenda che ha visto Giorgia Meloni finire sotto gli attacchi di alcuni boss mafiosi fa riferimento a delle intercettazioni emerse nell’ambito dell’indagine sul clan Uditore, pubblicate da La Repubblica, che ha svelato l’ira di alcuni boss contro il Governo per non aver allenatato il carcere duro contro appunto chi si è sporcato di reati a sfondo mafioso.
In questo senso, la Premier ha subito fatto una prima replica di forza via social: “Ho letto le intercettazioni pubblicate da La Repubblica, in cui alcuni boss si scagliano contro di me e il Governo italiano per non aver allentato il carcere duro ai mafiosi. Un’ulteriore conferma che siamo sulla strada giusta. Il nostro impegno nella lotta alla mafia è totale. Il 41 bis e l’ergastolo ostativo restano capisaldi imprescindibili. Nessun cedimento alla criminalità organizzata finché saremo noi a governare l’Italia”, le parole della Presidente del Consiglio.
Il maxi blitz a Palermo
Oltre alla replica durissima sui social, lo Stato è intervenuto anche sul campo. Infatti, nella notte è stato messo a segno un durissimo colpo a Cosa Nostra palermitana, con un blitz che ha portato a oltre 180 provvedimenti restrittivi tra ordinanze di custodia cautelare a Palermo e provincia. Da quanto si apprende sarebbero stati colpiti i mandamenti di Porta Nuova, Pagliarelli, Tommaso Natale-San Lorenzo, Santa Maria del Gesù e Bagheria.
