La mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè accende il dibattito politico. Le opposizioni chiedono alla Premier Meloni.
Negli ultimi giorni, il dibattito politico italiano si è infiammato attorno alla figura della ministra del Turismo Daniela Santanchè. Il caso Visibilia e le vicende giudiziarie che la coinvolgono hanno spinto le opposizioni a presentare una mozione di sfiducia nei suoi confronti.
![Daniela Santanchè](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2024/04/GI_Daniela_Santanche.jpg)
La mozione di sfiducia e il pressing delle opposizioni
Ma il vero bersaglio delle critiche non è solo la ministra: le opposizioni puntano direttamente alla Premier Giorgia Meloni. Durante la discussione alla Camera, infatti, il deputato del Partito Democratico Toni Ricciardi ha posto una domanda provocatoria che ha riecheggiato nell’aula:
“Presidente Meloni, ma lei è ricattata dalla ministra Santanchè?”
Questa accusa è stata rilanciata anche dalla deputata del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino, che ha incalzato:
“Meloni va dicendo urbi et orbi che lei non è ricattabile. Da chi è ricattata?”
Il sospetto delle opposizioni è chiaro: perché la Presidente del Consiglio non ha ancora preso una posizione netta nei confronti della ministra? Perché non la convince a dimettersi?
Il voto sulla mozione e la strategia della maggioranza
La mozione di sfiducia è stata presentata dal Movimento 5 Stelle e sottoscritta da Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra. Tuttavia, i partiti centristi – Azione, Italia Viva e Più Europa – pur non avendola firmata, hanno annunciato che voteranno a favore delle dimissioni della ministra.
Il leader di +Europa, Riccardo Magi, ha dichiarato:
“Voteremo la sfiducia a Santanchè ma mi sembra evidente che la ministra sia stata già sfiduciata dalla sua stessa maggioranza e scaricata politicamente da Giorgia Meloni e da tutto il governo”.
Resta però incerto il momento in cui si arriverà al voto. Secondo fonti parlamentari del PD, la maggioranza potrebbe decidere di rimandare la discussione, dilatando i tempi fino a fine febbraio, complice l’arrivo di tre nuovi decreti che potrebbero spostare l’attenzione su altri temi.
Nel frattempo, in aula si è assistito a una scena emblematica: “I banchi di Forza Italia e Lega sono vuoti, persino quelli di Noi Moderati. C’è solo un drappello di Fratelli d’Italia costretto a presenziare ma che non prenderà la parola perché non può farlo”, ha sottolineato il deputato dem Federico Giannassi. Come riportato da adnkronos.com
La battaglia politica è aperta e la domanda che aleggia rimane la stessa: quanto potrà resistere ancora Santanchè e, soprattutto, quanto questa vicenda peserà sulla leadership di Giorgia Meloni?