L’Unione Europea annuncia misure ferme e proporzionate in risposta ai dazi del 25% imposti da Trump su acciaio e alluminio.
Negli ultimi anni, il commercio internazionale è stato al centro di tensioni crescenti, i dazi imposti da Trump scatenato la furia dell’UE. Le politiche protezionistiche di alcune nazioni hanno avuto ripercussioni globali, mettendo a rischio la stabilità economica e le relazioni diplomatiche. Tra i settori più colpiti, quello metallurgico è diventato un punto nevralgico delle dispute tra grandi potenze economiche.
![Ursula von der Leyen](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2020/06/IM_Ursula_Von_Der_Leyen.jpg)
Le misure tariffarie imposte dagli Stati Uniti
Dazi e tariffe sulle importazioni possono influenzare diversi attori economici: dalle industrie manifatturiere ai consumatori finali, passando per le imprese esportatrici. Quando un paese impone barriere commerciali, spesso ne derivano risposte proporzionate da parte dei partner coinvolti, dando vita a guerre commerciali dagli effetti imprevedibili.
In questo scenario, gli Stati Uniti hanno annunciato l’introduzione di dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, con entrata in vigore prevista per il 12 marzo 2025. La decisione è stata ufficializzata attraverso un ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump.
Nella dichiarazione ufficiale, Trump ha spiegato le ragioni della misura, sottolineando che si tratta di una decisione volta a proteggere l’industria nazionale:
«Ho stabilito che le importazioni di articoli in acciaio da questi Paesi minacciano di compromettere la sicurezza nazionale e ho deciso che è necessario porre fine a questi accordi a partire dal 12 marzo 2025.»
Oltre ai dazi su acciaio e alluminio, Trump ha rivelato, in un’intervista a Fox News, di essere al lavoro su possibili nuove tariffe per automobili, prodotti farmaceutici e chip per computer.
La reazione dell’Unione Europea
L’Unione Europea, tra i principali esportatori di acciaio e alluminio verso gli Stati Uniti, non ha tardato a rispondere. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso una forte opposizione alla decisione americana, dichiarando:
«Sono profondamente dispiaciuta per la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi sulle esportazioni europee di acciaio e alluminio. Le tariffe sono tasse: dannose per le imprese, peggio per i consumatori. Le tariffe ingiustificate contro l’UE non rimarranno senza risposta: scateneranno contromisure ferme e proporzionate. L’UE agirà per salvaguardare i propri interessi economici. Proteggeremo i nostri lavoratori, le nostre aziende e i nostri consumatori.»
A ribadire la posizione di Bruxelles è stato anche il Commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, che parlando al Parlamento europeo ha dichiarato:
«Non c’è giustificazione per i dazi di Trump, deploriamo questa decisione. Con i dazi aumenterà l’inflazione e sono una tassa per i loro cittadini. Uno scenario in cui perdono tutti: risponderemo in modo duro e proporzionato, proteggeremo i nostri lavoratori e le nostre aziende.»
Le parole della Commissione Europea non lasciano spazio a dubbi: l’UE è pronta ad adottare misure di ritorsione per tutelare il proprio mercato e le proprie imprese. Resta da vedere quali contromisure verranno adottate e quale sarà l’impatto di questa nuova escalation sui rapporti tra le due sponde dell’Atlantico. Come riportato da ilsole24ore.com