Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini a Gerusalemme per un incontro con il premier di Israele, Benjamin Netanyahu. Ecco come è andata.
Dopo le curiose dichiarazioni su Trump e Musk con tanto di battuta sul Nobel, Matteo Salvini è tornato protagonista della scena internazionale con un incontro importante a Gerusalemme con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. I due hanno avuto un faccia a faccia sulle vicende di strettissima attualità che riguardano la Striscia di Gaza e la guerra in Medio Oriente.
Salvini a Gerusalemme con Netanyahu
Il vicepremier italiano Matteo Salvini, come anticipato, ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, ribadendo l’alleanza tra Italia e Israele. Il leader della Lega ha attaccato la Corte Penale Internazionale e sostenuto la linea di Trump su Gaza, rafforzando la cooperazione tra i due Paesi.
Da quanto è stato possibile apprendere, l’incontro è avvenuto durante la visita ufficiale di Salvini a Gerusalemme nella giornata di lunedì 10 febbraio 2025. Il colloquio, durato circa mezz’ora, sarebbe servito a rafforzare i rapporti tra Roma e Tel Aviv oltre che a confermare l’allineamento dell’Italia alle posizioni del governo israeliano.
Il contenuto della visita: come è andata
A confermare i motivi dell’incontro e il dialogo avuto con Netanyahu è stato lo stesso Salvini tramite un post sui suoi canali social ufficiali: “Mezz’ora di colloquio a Gerusalemme con Benjamin Netanyahu: è stata l’occasione per ribadire l’amicizia tra Italia e Israele e il sostegno a ogni iniziativa utile per portare pace, stabilità e prosperità in Medio Oriente, eliminando una volta per sempre terrore e violenza islamica da ogni territorio, nell’interesse dello stesso popolo palestinese”, ha scritto il leader della Lega.
E ancora: “Ho anche confermato le mie perplessità rispetto alle recenti e indecenti decisioni della Corte Penale Internazionale, organismo la cui esistenza e utilità dovranno essere rimessi in discussione. Sul fronte politico, è stata rafforzata l’intesa tra la Lega e il partito del Primo Ministro, il Likud. In agenda ho altri incontri istituzionali, col ministro con delega all’antisemitismo e con la collega ministra dei Trasporti, con l’obiettivo di creare relazioni più salde e nuove e importanti occasioni di lavoro per aziende e giovani italiani. L’Italia deve essere sempre più protagonista sulla scena internazionale”, ha concluso il vicepremier.