Gli attacchi sul caso Almasri, la situazione della Santanchè e di Nordio: Giorgia Meloni continua il suo “silenzio” ma fino a quando?
Sta consolidando il suo primato e i numeri lo starebbero confermando. Eppure, Giorgia Meloni, da qualche tempo, ha intrapreso una chiara strategia: quella del silenzio. La Premier, infatti, a seguito dei vari casi che stanno coinvolgendo il Governo relativamente al generale Almasri, la posizione sua e di Nordio e anche quella delle possibili dimissioni di Daniela Santanchè, non si è esposta più di tanto. Anzi. Non sembra intenzionata a riferire in Aula come le opposizioni le chiedono. Ma fino a quando potrà andare avanti tutto questo?
![Giorgia Meloni durante un discorso](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2023/11/IM_Giorgia_Meloni_4.jpg)
Giorgia Meloni, la strategia del silenzio
Come analizzato in queste ultime ore anche da Dagospia nel suo Dagoreport, il silenzio assordante di Giorgia Meloni fa discutere. “Gli otoliti di Giorgia Meloni ballano la rumba. Nelle ultime settimane, la premier è stata destabilizzata dalle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Daniela Santanchè, quelle che coinvolgeranno il sottosegretario Andrea Delmastro […], e da ultima c’è anche la mozione di sfiducia al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per la vicenda Almasri […]”, si legge.
In questo senso, la Premier ha scelto la via del silenzio: “Aspetta, non si espone e spera che passi la buriana, disertando anche appuntamenti internazionali di rilievo come il summit per l’intelligenza artificiale voluto da Macron a Parigi. La premier non timbrerà il cartellino neanche alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, appuntamento cruciale dell’agenda Nato, dove si deciderà il futuro dell’Ucraina […]”.
Quanto durerà il silenzio?
La domanda che si è posta Dagospia è relativa a quanto ancora la Meloni riuscirà a portare avanti tale strategia ben precisa di non esporsi e non replicare alle critiche e agli attacchi delle opposizioni che ne chiedono a gran voce la presenza in Parlamento. In questo senso, “sono in molti, per esempio, a chiedersi se la sora Giorgia sarà in Parlamento durante il voto di sfiducia al ministro Nordio, oppure non si presenterà, come ha fatto per quello su Daniela Santanchè […]”. Quesiti ai quali solo la Premier potrà rispondere con le sue azioni. Non resta che attendere.