A Sanremo 2025, Simone Cristicchi emoziona con il suo brano ma la sinistra e la stampa progressista lo attacca. Il motivo.
Protagonista a Sanremo 2025, Simone Cristicchi ha emozionato il pubblico con Quando sarai piccola ma sinistra e i media progressisti lo hanno ignorato. Il motivo? Secondo Libero Quotidiano, è perché non fa parte del “circolino rosso“.
Nonostante i diversi riconoscimenti, Selvaggia Lucarelli lo ha definito “furbo e retorico” perché non denuncia il sistema sanitario. Ma l’artista in persona ha svelato un retroscena: Amadeus aveva già scartato il brano cinque anni fa.
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Un Festival di Sanremo 2025 fuori dalle “logiche” di sinistra
Sanremo 2025, sotto la direzione di Carlo Conti, ha modificato la narrazione classica del Festival, spostandosi verso una dimensione più inclusiva, ma senza gli eccessi del politicamente corretto.
Questo ha scatenato le critiche della stampa progressista, aggiunge Libero Quotidiano, che non tollera un Festival privo delle “lotte collettive“. Simonetta Sciandivasci, su La Stampa, ha attaccato duramente l’atmosfera romantica e popolare della kermesse, infastidita persino dall’omaggio alle donne per San Valentino.
Questa impostazione spiegherebbe anche il fastidio verso Simone Cristicchi. Non è nuovo a scontri con la sinistra: il suo spettacolo teatrale Magazzino 18, che raccontava il dramma delle foibe e delle vittime dell’esodo giuliano-dalmata, gli valse l’accusa di “fascismo” da parte di certi ambienti progressisti. Oggi, la sua canzone viene criticata con lo stesso metodo.
Simone Cristicchi e il “metodo” Giorgia Meloni
Il trattamento riservato a Simone Cristicchi, secondo Libero Quotidiano, ricorda quello subito da Giorgia Meloni: quando un personaggio pubblico non si conforma alle narrazioni imposte dalla sinistra, diventa automaticamente un bersaglio.
Lo dimostra anche la critica del deputato del PD Roberto Morassut, che ha definito il Festival e l’artista: “Un mix di preoccupazione, malinconia e nostalgia, questa è l’Italia, come nella canzone di Cristicchi“. L’accusa più assurda che viene mossa a Cristicchi è quella di avere posizioni “sbagliate” su temi etici.
Gli è stato rinfacciato un vecchio post in cui criticava l’utero in affitto, come se esprimere un’opinione personale fosse un crimine. Ancora una volta, il meccanismo è chiaro: chiunque esca dai binari progressisti viene attaccato, indipendentemente dal merito artistico della sua opera.