Giuseppe Conte annuncia una manifestazione a Roma prima di Pasqua contro il caro bollette, chiedendo investimenti.
Nuovo attacco di Giuseppe Conte a Giorgia Meloni. Negli ultimi mesi, il peso delle bollette energetiche è diventato insostenibile per molte famiglie italiane. Nonostante i proclami del governo su interventi e agevolazioni, la realtà quotidiana parla di conti sempre più salati e stipendi che non bastano a coprire le spese essenziali. La tensione sociale cresce, alimentata dalla percezione che le priorità politiche siano altrove.
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Il malcontento cresce: “Basta bollette insostenibili”
La crisi energetica, infatti, non riguarda solo il costo della luce e del gas, ma si intreccia con questioni più ampie come il lavoro precario, l’accesso ai servizi sanitari e la qualità dell’istruzione. Molti cittadini sentono di essere stati lasciati soli, mentre si discute di spese militari e strategie geopolitiche che poco incidono sulla vita quotidiana delle persone.
Secondo Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, la situazione è arrivata a un punto di rottura. In un’intervista a SkyTG24, l’ex premier ha denunciato l’atteggiamento del governo, accusato di celebrare piccoli risultati mentre il disagio sociale dilaga.
“La manifestazione la faremo a Roma prima di Pasqua con una piattaforma molto semplice: la gente non ce la fa più con le bollette e non può accettare che il governo brindi per avere uno scorporo sulle spese militari”, ha affermato Conte.
L’ex premier ha poi sottolineato come la popolazione non chieda bonus temporanei, ma investimenti strutturali nei settori che migliorano la qualità della vita: sanità, istruzione, contrasto al lavoro povero. “Le persone vogliono soldi per il capitale umano, per contrastare il lavoro povero, per l’istruzione, la sanità. Quelli sono i settori su cui dobbiamo investire”, ha ribadito.
La manifestazione prima di Pasqua
Per dare voce a queste istanze, Conte ha annunciato una manifestazione a Roma prima di Pasqua, organizzata dal Movimento 5 Stelle. L’evento sarà incentrato su una piattaforma chiara: dire basta al caro bollette e richiedere che i fondi pubblici siano destinati al capitale umano, piuttosto che alle spese militari.
Nel suo intervento, Conte ha anche criticato il silenzio del governo sulla politica estera: “Meloni è completamente afona, non dice più nulla sulla politica estera. Parla di tutto, si vanta di risultati non suoi. Fa riunioni con i prefetti, ma non affronta più i temi importanti perché sono fonte di difficoltà”.
Infine, ha lanciato un monito sulle conseguenze delle scelte internazionali: “Trump negozia con Putin, si vedranno di persona e noi siamo fuori da tutto. Il fenomeno che abbiamo a Palazzo Chigi, per farsi dare i bacetti da Trump, Musk e Biden, ha strappato l’accordo con la Cina ed oggi ci troviamo sotto botta di Trump, che ci imporrà dei dazi a cui non sappiamo come rispondere”.
La manifestazione, dunque, si preannuncia come un momento cruciale per misurare il livello di insoddisfazione popolare e la capacità del M5S di trasformare il dissenso in azione concreta.