L’ex Premier Romano Prodi ha detto la sua sul riarmo Ue e la necessità di un esercito comune: le parole opposte al pensiero della Schlein.
Le novità relative alla storica sede del Pd sono state, per ora, accantonate. Sponda Partito Democratico c’è da sciogliere la questione delle posizioni differenti in tema riarmo Ue che potrebbero portare non pochi patemi alla segretaria Elly Schlein. Sicuramente non sono state d’aiuto le recenti parole di Romano Prodi a ‘Che Tempo Che Fa’ sul Nove che, di fatto, ha espresso un parere opposto a quello della segretaria Dem.
Prodi e la difesa comune dell’Europa
Analizzando la situazione legata all’Europa e al riarmo proposto dalla von der Leyen, Romano Prodi ha detto la sua a ‘Che Tempo Che Fa’. “Se fosse stato possibile sarei partito dalla difesa comune, ma il problema è che ancora non c’è questa volontà e quindi il riarmo è un passo per spingere alla difesa comune“, le sue parole. “Nei prossimi giorni mi aspetterei un passo più forte sulla difesa comune. Mi aspetto che nei prossimi giorni ci sia più politica che armi”.
L’esercito europeo
Nel corso del suo intervento nella trasmissione di Fabio Fazio sul Nove, Prodi ha proseguito andando, di fatto, se non contro i pensieri della Schlein, leader del Pd, almeno abbastanza distante. “Sono anni che predico la difesa comune, però i nazionalismi, uno possiede l’arma nucleare e l’altro no, uno ha certe posizioni politiche e l’altro no, uno ha ex colonie a cui riferisce e gli altri no. Il riarmo è un passo in questa direzione. Perché è necessario andare in questa direzione? Quando è cominciata la guerra in Ucraina, io la prima cosa su cui ho riflettuto è: ‘Se avessimo avuto l’esercito europeo non attaccava assolutamente l’Ucraina’. Invece l’ha fatto perché ci pensava divisi, poi noi siamo stati uniti dagli americani”, ha spiegato l’ex Premier.
In questo senso, Prodi si è detto assolutamente favorevole ad un esercito europeo che secondo lui andrebbe fatto subito. “Si comincia con l’armamento, beh facciamo intanto questo. Certamente bisogna poi andare avanti. Bisogna mettere subito in cantiere che ci sia un esercito comune, con un comando comune, che coordini tutto. Le necessità ci portano a questo. Che sia questo della Nato, quindi come una forza della Nato, o che invece sia fuori dalla Nato, lo vedranno le circostanze. Intanto però cominciamo a metterci assieme”.
"Se si fa l'esercito europeo potremmo essere talmente più forti della Russia…"
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 9, 2025
Romano Prodi a #CTCF pic.twitter.com/6LNyMHYwRP
