Ancora bufera su Simone Cristicchi dopo Sanremo 2025: Selvaggia Lucarelli lo accusa dopo un’intervista. Ecco cosa ha detto.
Dopo le accuse contro Elodie, Selvaggia Lucarelli torna a puntare il dito contro Simone Cristicchi. Dopo le critiche sollevate durante il Festival di Sanremo 2025, la giornalista è nuovamente intervenuta sulla questione della canzone Quando sarai piccola.
In un’intervista al Corriere della Sera, l’artista ha finalmente chiarito che la madre non soffre di Alzheimer, ma le sue parole non hanno convinto la giornalista: ecco le sue accuse.
Simone Cristicchi e l’apertura mentale della destra
Oltre alla questione legata alla canzone, come riportato da Adnkronos.com, Selvaggia Lucarelli ha voluto commentare un’altra affermazione di Simone Cristicchi. Nell’intervista al Corriere della Sera, il cantautore ha dichiarato: “A destra trovo più apertura mentale“. Una frase che non è passata inosservata alla giornalista, che ha risposto con sarcasmo: “Gli piace la Meloni perché è notoriamente dalla parte degli ultimi. Per esempio lui“.
La critica di Selvaggia Lucarelli sulla canzone di Sanremo 2025
Durante il Festival di Sanremo, molte persone avevano interpretato Quando sarai piccola come una canzone che parlasse di Alzheimer o demenza senile. Solo dopo tre settimane, Simone Cristicchi ha chiarito che la madre non è affetta da questa patologia.
“Non ho mai incentrato il discorso sull’Alzheimer o la demenza senile. Il tema ha una prospettiva più ampia, e va al di là della singola patologia“, ha spiegato il cantautore. Tuttavia, la spiegazione non ha convinto Selvaggia Lucarelli, che ha criticato duramente l’artista tramite le sue Instagram Stories.
“È una canzone che racconta alcuni sintomi molto specifici che non sono propri di tutte le malattie dei genitori. La perdita di memoria è da tutti facilmente associata ad Alzheimer e demenze senili. La canzone parla soprattutto di questo“, ha scritto la giornalista, accusando l’artista di aver giocato sulle interpretazioni del pubblico.
Ha sottolineato che il cantautore avrebbe potuto evitare ogni equivoco fin dall’inizio. “In tutte le interviste ha giocato sull’ambiguità (…) Poteva dire ‘Non ho scritto una canzone sull’Alzheimer, anche perché non è la malattia di mia madre, ma la malattia è un tema universale. E invece…’“, ha aggiunto con tono critico.
